La strada stretta sale fino alle ultime curve prima d’aprirsi nella contrada “Sotto Preventorio”, periferia meridionale di Cosenza. È un sentiero interminabile quello che si arrampica fino a un grumo di case sparse in mezzo ai terreni che s’allungano ai confini del dolore. È lì che, l’altra sera, è cominciata la discesa agli inferi di un cinquantaquattrenne falegname, attualmente disoccupato, che, scagliandosi contro lo zio pensionato ottantaquattrenne, l’avrebbe ferito al capo con un’ascia.
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