Un guizzo di Saraniti regala tre punti preziosi al Lecce e affossa il Cosenza. In una gara giocata su un campo ai limiti della praticabilità, la squadra di Liverani ha il merito di sbloccare una contesa difficile, soprattutto per una squadra tecnica come quella salentina. I rossoblù avrebbero meritato qualcosa in più, ma hanno trovato sulla propria squadra un Perucchini formato saracinesca e una difesa leccese ermetica.
Difficile chiedere di più agli attaccanti su un campo del genere, ma fa specie che Perez continui a non calciare in porta. Il suo ambientamento in categoria è più lungo di quello che ci si poteva attendere. Intanto, i silani restano al nono posto e devono guardarsi da Bisceglie, Francavilla e Sicula Leonzio che soffiano sul collo. L’ottavo posto, invece, dista già 5 punti. In un mese e mezzo, in sostanza, i rossoblù hanno gettato alle ortiche la rimonta operata a cavallo tra fine anno e l’avvio del 2018. Riscossa buona solo, al momento, per tirarsi fuori dalla lotta per non retrocedere. Il Lecce, dal canto proprio, si gode lo scalpo rossoblù riportandosi a più 7 sul Catania e salendo a più 9 sul Trapani.
Cronaca. Il Cosenza, privo dello squalificato Dermaku e dell’infortunato Loviso, si presenta nuovamente con il 3-4-3. Occhiuzzi (Braglia squalificato) inserisce dal primo minuto il rientrante Bruccini, mentre Perez vince il ballottaggio con Baclet. Sul fronte giallorosso, spazio a Tsonev in prima fila, preferito nel tridente a Caturano. Al 3’, D’Orazio tiene sotto pressione la difesa leccese e una carambola per poco non gli dà ragione: palla fuori. Brividi al 6’ in area rossoblù, dopo un retropassaggio di petto di Idda che, per poco, non spiazza Saracco. Al 16’, un intervento energico di Arrigoni su Tutino in area di rigore non viene giudicato da rigore e la panchina rossoblù sobbalza. Al 26’, D’Orazio si divora il gol dell’1-0 alzando la palla sopra la traversa su punizione di Bruccini, a pochi passi da Perucchini. Sul finire di tempo, Mancosu di testa non riesce a indirizzare alle spalle di Saracco. I ventidue in campo faticano a districarsi tra le pozzanghere del “Marulla” e la gara si trascina stancamente verso il riposo.
Nella ripresa doppia occasione per i rossoblù: al 6’, Calamai calcia da buona posizione e Perucchini si salva in angolo. Sugli sviluppi del corner, Pascali di testa indirizza la palla verso la porta ma Arrigoni salva in prossimità della linea. Le due panchine iniziano la girandola di sostituzioni. Il Lecce si affida prima a Tabanelli e poi a Di Piazza. In mezzo ai due cambi giallorossi, Occhiuzzi spedisce in campo Trovato (fuori Okereke e centrocampo rinforzato).
Al 28’, il Lecce si porta in vantaggio: Saraniti, lasciato colpevolmente solo, aggancia una palla in area di rigore e in girata beffa Saracco. Il Cosenza protesta per un presunto fuorigioco. Al 33’, Tutino in rovesciata chiama Perucchini agli straordinari. Sulla respinta si fionda Perez che ha due chance per poter segnare ma trova il muro del portiere salentino. L’arbitro, però, fischia il fuorigioco. Il Lecce si arrocca dietro la linea della palla e i padroni di casa fanno fatica a scalfire il muro giallorosso. Al 44’, Bruccini di testa non trova la porta su un calcio piazzato di D’Orazio. Non accade più molto, almeno fino all’ingresso del sottopassaggio si scatena una mezza rissa, sedata in poco tempo.
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