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"Sei morta, non ci sarà posto dove potrai rifugiarti"

"Sei morta, non ci sarà posto dove potrai rifugiarti"

È una trama che trasuda angoscia, sofferenze e insofferenze. E, soprattutto odio. L’odio d’un uomo nei confronti della moglie. Una coppia in fase di decomposizione con una separazione già avviata. Un epilogo, evidentemente, che lui avrebbe voluto evitare. L’indesiderato distacco dalla partner sarebbe stato l’incubatore delle presunte molestie. Un tormento inizialmente taciuto dalla donna, forse, per vergogna. E insieme a lacrime e dolore, la moglie avrebbe inghiottito anche le umiliazioni del compagno. In silenzio sarebbe rimasta imprigionata in quell’incubo alimentato, probabilmente, dalla rabbia di non riuscire a rimettere insieme i brandelli di un legame, ormai, senza più senso.

Il racconto che la malcapitata avrebbe reso ai carabinieri di Rende, guidati dal capitano Sebastiano Maieli, è un viaggio nel girone dei dannati dentro al quale si sarebbero impastati ossessioni a sentimenti esasperati dal rancore. Tante, troppe liti avrebbero scandito il difficile rapporto di coppia. Poi, gli ultimi episodi e la minaccia: «Sei morta... hai finito di campare... non ci sarà posto dove potrai rifugiarti...». Una intimidazione che, probabilmente, ha costituito il colpo di grazia su una storia d’amore sfinita e senza più interesse. Dopo quell’ultima minaccia, infatti, Maria (il nome è di fantasia, ndr) ha deciso di denunciare tutto agli esperti nella lotta alle violenze di genere del colonnello Pietro Sutera. E i carabinieri, indagando, hanno rimesso insieme i particolari di questa storia complicata, nella quale l’ossessione è un male oscuro che viaggia in bassa frequenza e fermenta improvvisamente nella mente del cinquantanovenne marito, mangiandosi in fretta la serenità e schizzando in un delirio senza controllo. Una progressione di follia che ha avuto picchi di violenza ricostruiti dalla donna verbale. Maria ha messo in fila i ricordi legati ai messaggi ricevuti dal marito. “Avvertimenti” verbali che in quell’ultima circostanza sarebbero stati rafforzati con un coltello da cucina che l’uomo avrebbe impugnato probabilmente per spaventare la sua ex compagna e costringerla ad andare via di casa.

L’uomo da ieri si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di stalking. Un provvedimento emesso dal gip su richiesta del capo dei pm, Mario Spagnuolo. (gi.pas.)

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