Estorsione a sfondo sessuale. Con questa accusa il gip di Paola, Maria Grazia Elia, su richiesta del pm Maurizio De Franchis, ha disposto il giudizio immediato per una giovane donna di Scalea, accusata di estorsione a sfondo sessuale nei confronti di un noto insegnante in pensione di Diamante.
Alla donna, difesa dall’avvocato Giuseppe Mandarino, viene contestato il reato di concorso in estorsione aggravata perché, assieme a una persona non ancora identificata, avrebbe minacciato un 82enne, insegnante in pensione – coniugato e con figli, con il quale aveva in più occasioni avuto rapporti sessuali – di informare i suoi familiari della relazione extraconiugale se non avesse consegnato 2.000 euro quale prezzo del silenzio, costringendo quindi l’anziano a consegnarle il denaro. Secondo le indagini, la donna avrebbe realmente estorto al pensionato 100 euro con l’aggravante di aver commesso il fatto nei confronti di persona anziana.
La vittima, rappresentata dall’avvocato Francesco Liserre, subito dopo aver ricevuto la prima minaccia telefonica di consegnare i soldi, affinché la sua famiglia non venisse informata del tradimento, si è rivolta ai carabinieri di Diamante, i quali coordinati dal tenente Daniele Nardone, tendevano una trappola per la coppia di estorsori.
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