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A 70 anni sedotta e derubata da un giovane marocchino

A 70 anni sedotta e derubata da un giovane marocchino

Cosenza

È una trama drammatica che emerge direttamente dalla rete. Una specie di viaggio all’inferno senza ritorno. Una storia cominciata come cominciano questo tipo di storie adesso, in chat. Maria (il nome è di fantasia) è una settantenne professionista in pensione, alle prese con un insanabile conflitto interiore. A quell’età la vita sembra improvvisamente sbiadire. Non è più necessario svegliarsi all’alba per il primo caffè della giornata e uscire di corsa per evitare d’infilarsi nel traffico di punta rischiando di far tardi sul posto di lavoro.

Senza più impegni scanditi dall’orologio biologico, la solitudine sembra riempire le giornate. La sveglia diventata muta rischia di fare più rumore nelle loro teste dove si agitano i cattivi pensieri. La memoria diventa vena di profondità che alimenta le radici di una vita e agita i ricordi d’una età, quella dell’amore, che sembra, ormai, troppo lontana. Così, cercava distrazioni su internet. Il suo mondo scorreva dentro i social forum, tra commenti e post dei tanti follower. Poi, una sera è arrivata una richiesta di amicizia, di un giovane magrebino, Un ragazzone che avrebbe sconvolto l’esistenza della donna. Alì era colto e con i suoi scritti sarebbe stato capace di scuotere le corde dei sentimenti di Maria fino a farla innamorare.

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