Falconara Albanese (Cosenza)
Davvero una brutta faccenda quella che dal mese di dicembre dello scorso anno vede una cinquantaduenne di Falconara Albanese al centro di una storia che, con un banale eufemismo, potremmo definire singolare, ma che in realtà è cosparsa di tanta tristezza mista a delusione e a tanta rabbia.
Sposata ma senza figli, alla signora Anna De Luca, due anni fa, è stata diagnosticata una patologia oncologica a cui è seguito un delicato intervento chirurgico e alcuni cicli di chemioterapia. Ritenuta invalida al 100% le è stata concessa l’indennità di accompagnamento e riconosciuta soggetto portatore di handicap grave.
Come se non bastasse, lo scorso anno è insorta un’altra grave patologia in seguito alla quale ha subito l’amputazione del piede destro. Il peggioramento delle condizioni di salute hanno spinto la casalinga che abita al terzo piano di una palazzina popolare del centro storico priva di ascensore a chiedere i necessari ausili sanitari. La donna segue alla lettera l’iter burocratico previsto ma alla fine il risultato non sarà in linea con le speranze coltivate per tutto il tempo trascorso tra ansie, paure e mille difficoltà quotidiane. Il medico che ha eseguito la visita domiciliare non ritiene opportuno assecondare la richiesta tendente ad ottenere un montascale a scoiattolo (appositamente ideato per i disabili) che avrebbe consentito all'invalida il superamento delle barriere architettoniche e quindi avere la possibilità di poter uscire da casa.
Leggi l'intero articolo nell'edizione digitale
Caricamento commenti
Commenta la notizia