Adesso l’ironia sugli amanti del parco Robinson è diventato un brand. Le frasi smozzicate dalla coppia sorpresa, dai carabinieri, a fare sesso sul prato comunale di Roges, hanno iniziato a comparire sulle magliette dei simpaticoni benpensanti come se si trattasse d’una burla qualsiasi e dietro non vi fosse la riservatezza (benché far sesso in camporella non sia il massimo della cosiddetta privacy) di due persone prim’ancora che di due professionisti sui quali in questi giorni è stato detto di tutto e oltre in piazza e sul web.
Dopo la diffusione del video – sulla cui contingenza ha aperto un’inchiesta il capo della Procura bruzia, Mario Spagnuolo – è stato un fiorire d’ironia, sarcasmo e creatività d’accatto. Capita sempre così a queste latitudini: s’è sempre pronti a sghignazzare delle disgrazie altrui finché non s’è toccati personalmente dalla malasorte. Come se non potesse capitare a chiunque – magari non proprio a esser beccati a far sesso all’aperto – d’essere colto in fallo per qualcosa di spiacevole. Tutti sono bravi a puntare il dito contro l’altro. Come a esempio fanno certi gran signori che, in pubblico, disquisiscono di famiglia e fedeltà coniugale salvo, poi, in privato (neanche tanto) andar dietro a ogni scosciata e tatuata che con un’occhiata ammiccante attira il loro sguardo. Fare la morale agli altri è più facile che guardarsi accuratamente allo specchio. È soprattutto più comodo: perché qui, in questo posto di persone per bene, il mal comune oltre che un mezzo gaudio è un alibi per giustificare fior di schifezze. Capita allora che anche i più avezzi al sesso estremo si son messi a pontificare sull’amplesso dell’ora di pranzo nel parco Robinson in mezzo al nulla: mica davanti alla folla oceanica d’un concerto rock. Tutto l’ambaradan morale e soprattutto ironico è avvenuto dopo la diffusione del filmato. Prima sono iniziati i video con la parodia dei due amanti: alcuni non solo banali ma anche di pessimo gusto (in uno compare anche una capretta bianca) poi addirittura sono comparse le magliette con su scritte le frasi di circostanza e soprattutto d’imbarazzo dei due fidanzati quarantenni. Se ciò avvenisse per coloro che truffano soldi pubblici, intascano tangenti e fanno intrallazzi politici per vantaggi personali e famigliari sarebbe (seppur egualmente deprecabile, a misura di certi garantisti) una gran cosa. Mentre (a non voler scomodare i garantisti di cui sopra) ci sarebbe tanto da obiettare sul circo allestito da certi benpensanti sulla disavventura dei due amanti sul prato del parco Robinson.(e.o.)
Focus
Al centralino dei carabinieri di Rende arrivarono almeno due telefonate per segnalare la presenza di due persone che stavano consumando un rapporto sessuale sul prato del parco Robinson. I militari dell’Arma arrivarono sul posto per mettere fine a ciò che successivamente venne catalogato con un’accusa di atti osceni in luogo pubblico. Poi, dopo un po’, iniziò a circolare un filmato dove i due amanti non solo erano visibili ma anche riconoscibili. Da qui l’inchiesta della Procura sulla diffusione del video.
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