«Abbiamo già tolto gli infissi dei piani superiori. Un edificio fuori scala e privo di qualsivoglia caratteristica architettonica e formale, quello dell’ex Jolly, che è stato sempre da tutti considerato un vero e proprio scempio edilizio. Un episodio di grave violenza costruttiva realizzato proprio alla confluenza dei fiumi, frutto della peggiore speculazione edilizia degli anni ‘60, edificato con sei piani fuori terra davanti al colle Pancrazio e fra le cupole delle chiese di San Domenico e di San Francesco di Paola, in uno dei contesti urbani con più alto valore paesaggistico e architettonico della Calabria».
Mario Occhiuto conferma che l’ex hotel Jolly sarà presto un ricordo. Brutto secondo molti. «È già in corso la cantierizzazione. L’impresa sta facendo la ricognizione del sottosuolo per gli ordigni bellici. I lavori inizieranno concretamente dopo ferragosto». Spiega che non ci sarà un’implosione. «Non è possibile per la vicinanza al fiume e al centro storico. Sarà demolito piano per piano».
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