Operazione pre-ferragostana quella messa in atto dai Nas, Comando carabinieri per la Tutela della salute di Cosenza, nei confronti di un’attività di ristorazione situata nel territorio sanmarchese.
Il controllo va soprattutto nella direzione di garantire l’assoluta salubrità degli ambienti di lavoro e quindi delle lavorazioni alimentari che, alla fine, possono nuocere al consumatore finale.
Nei fatti, i militari operanti, a seguito di un accurato controllo, hanno accertato principalmente che: «il laboratorio-cucina necessitava di operazioni di manutenzione e pulizia ordinaria e straordinaria, in considerazione che il pavimento, le pareti ed il soffitto si presentavano con residui di lavorazioni pregresse».
Da qui la proposta di provvedimenti amministrativi elevata nei confronti della predetta attività di ristorazione nei confronti dell’attuale legale rappresentante pro tempore.
Il verbale dei Nas, una volta acquisito dal Comune, ha visto entrare in gioco l’Ente per l’ordinanza di natura amministrativa ed eventualmente pecuniaria. Infatti, il funzionario comunale preposto, preso atto della normativa vigente e constatato che la stessa prevede la fissazione di un congruo termine per ottemperare all’esecuzione di quanto riscontrato, ha ordinato al responsabile dell’attività di «provvedere ad eliminare le criticità segnalate dall’Autorità preposta entro il termine di quaranta giorni dalla notifica dell’atto e, al tempo stesso, di stabilire una sanzione di 2.000 euro nel caso in cui l’attività controllata dai Nas non adempia all’eliminazione delle criticità segnalate».
Al provvedimento è ammesso ricorso al Giudice di Pace, ma nel caso di mancato pagamento si potrà procedere ad esecuzione forzata.
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