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Si schiantano con l'auto dopo il colpo, quattro banditi in fuga

Si schiantano con l'auto dopo il colpo, quattro banditi in fuga

l “colpo”, la fuga, lo schianto mortale. E tutto in una notte. Massimo Ahmetovic, 29 anni, rom residente nel campo “Ardea” di Roma, è morto dopo il furto con scasso, nella notte di Ferragosto, all’interno del centro commerciale “Ipercoop” di Pietrapiana. La vettura su cui viaggiava, insieme ai complici, una Audi A4, tra le 3,30 e le 4 di mercoledì, ha sfondato un guardrail della Provinciale 241, abbattendo un albero prima di capovolgersi in un terreno tra le contrade Bianchino-Brunetta delle Vigne di Castrovillari. Uno schianto tremendo che avrebbe provocato il decesso del rom e la fuga degli altri 4 componenti della banda. I carabinieri del capitano Massimo Cipolla, coordinati nelle indagini dal procuratore Eugenio Facciolla e dal pm Flavia Serracchiani, sono al lavoro proprio per individuare gli altri componenti della banda. Gli stessi che, dopo l’incidente, hanno rubato, nelle vicinanze una Fiat 500, di proprietà di una donna, per proseguire la fuga nelle contrade che conducono verso la Piana di Cammarata. Il loro intento s’è però fermato in un pantano, nel quale sono finiti dopo aver imboccato un sentiero interpoderale. Adesso sono attivamente ricercati dai militari della Compagnia di Castrovillari.

Il “colpo”

Intorno alle 3 del mattino: col volto travisato, i cinque si sono introdotti nel centro commerciale. Più precisamente hanno forzato una porta e hanno raggiunto l’area tecnologica del supermercato. In pochi minuti hanno arraffato una decina di telefonini e altro materiale informatico, tutto recuperato dai carabinieri, prima di darsi alla fuga. Il loro blitz non è passato inosservato alla centrale operativa dell’Assipol di Frascineto. I vigilantes e, soprattutto, i carabinieri si sono subito precipitati sul posto. Proprio sulla Sp 241 hanno incrociato la vettura dei malviventi che si allontanava a forte velocità: sarebbe stata proprio l’alta velocità la causa dell’incidente stradale avvenuto circa 3 chilometri a sud della città di Castrovillari.

La fuga

I carabinieri hanno trovato la macchina completamente distrutta. Dentro c’era soltanto il corpo senza vita del rom. Trovati, anche, gli arnesi utilizzati per lo scasso, un paio di walkie tolkie, una torcia ed indumenti intrisi di sangue. La vettura – poi risultata rubata – è stata rivoltata come un guanto dagli specialisti del Reparto scientifico di Cosenza. Una dettagliata informativa è, allo stato, al vaglio del magistrato inquirente di turno, il quale, proprio nelle prossime potrebbe disporre l'esame autoptico della salma trasportata nella sala mortuaria del cimitero di Via San Sebastiano. Oltre ad aver potenziato tutti i controlli nella settimana di Ferragosto, i militari della Compagnia di Castrovillari hanno avvisato, per come previsto in questi casi, i familiari della persona deceduta, la cui precisa identificazione è stata possibile mediante le impronte. La sua fedina penale traccia il profilo già censito negli archivi della polizia giudiziaria per una serie di reati contro il patrimonio e la persona.

I controlli dell’Arma

L’intervento tempestivo dei carabinieri è il risultato del protocollo di sicurezza varato dal colonnello Pietro Sutera su tutto il territorio. Un piano operativo per vigilare sulle vacanze dei cosentini. Un grande impegno operativo che ha prodotto undici arresti (3 per evasione, uno per violazione della sorveglianza speciale, due per resistenza a pubblico ufficiale, uno per tentata estorsione e quattro per rissa). Un bilancio che si arricchisce con altre 22 persone denunciate a piede libero e 19 segnalati alla Prefettura come assuntori di sostanze stupefacenti.

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