Una rissa scoppiata, forse, per futili motivi. Così è morto Francesco Augieri, il 23enne di Cosenza deceduto dopo una lite tra giovani in una piazzetta di Diamante, all’ingresso del ponte vecchio, alle 4 di mercoledì mattina. Lo ha ucciso un fendente alla gola, dopo i colpi al cuore e alla spalla. Assieme a lui è rimasto ferito ad una gamba un amico del Napoletano che sarebbe intervenuto per difenderlo. Algieri, studente universitario, figlio di un medico di Rende stimato e conosciuto in città, era nella cittadina dell’Alto Tirreno cosentino assieme ad alcuni amici, quando – per cause ancora in corso di accertamento – due gruppi di giovani davanti a un locale hanno iniziato a litigare e poi qualcuno di loro avrebbe tirato fuori dei coltelli. Francesco – “Ciccio” per gli amici e per i tifosi del Cosenza calcio di cui era un fan sfegatato – è stato accoltellato, assieme a lui è rimasto ferito anche un amico di origini campane. Erano le 4 di mattina, stava per spuntare l’alba quando prima gli schiamazzi e poi le urla hanno svegliato la suggestiva cittadina del Tirreno. A terra il corpo di Francesco che perdeva sangue. Immediati i soccorsi e la corsa sfrenata verso l’ospedale. Prima quello di Cetraro – dove è stato ricoverato l’amico della vittima – poi, subito verso Cosenza perché le sue condizioni sono apparse sin dall'inizio molto gravi e preoccupanti. Francesco Augieri è deceduto, infatti, in ambulanza mentre stava raggiungendo l’ospedale di Cosenza. Le sue ferite allla gola e al cuore erano molto profonde e gravi. Sul posto, oltre ai sanitari del 118, anche i carabinieri della locale stazione supportati dai colleghi della compagnia di Scalea guidati dal capitano Daniele Nardone. Le indagini, coordinate dal pm Maria Francesca Cerchiara, proseguono intensamente per cercare di capire che cosa sia potuto accadere nella notte tra martedì e mercoledì, nel cuore della movida di una delle più note mete turistiche della zona. I carabinieri stanno ascoltando diverse persone, tra quelle presenti alla rissa e in zona e gli amici della vittima. Tanti i punti da chiarire, come i motivi della violenta lite. Gli inquirenti stanno lavorando intensamente per ricercare i responsabili dell’accoltellamento.
Nella mattinata di mercoledì, a pochi metri dal luogo della rissa la giornata sembra scorrere tranquillamente. C’è chi va al mare, chi visita i vicoli di Diamante alla ricerca di prodotti tipici e chi, considerate le temperature calienti, gusta un bel gelato davanti al mare. Alcuni non si sono nemmeno accorti che nella notte un ragazzo di 23 anni ha perso la vita: «Davvero? Villeggio qui ma non sapevo nulla». E chi lo sa, non ha voglia di parlare: «Pare sia avvenuto in piazzetta, ma non so nulla. Così si dice». Intanto nella città dei Bruzi un sentimento di dolore e sgomento lascia tutti attoniti, soprattutto gli amici di “Ciccio” perché «non si può morire così». In tanti lo conoscevano e conoscono la sua famiglia. «Un ragazzo solare e divertente, con la passione per il calcio». .
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