Giovanni Giampà è un ex calciatore professionista. Sta scontando una pena per concorso in omicidio comminata dalla Corte d’Assise di Catanzaro nel 2013. Da tre anni è nel carcere di Paola. È un ex Vigor Lamezia. Ha calcato anche i campi di serie C. Ma a 47 anni cosa rappresenta la libertà? La risposta non può essere che una sola: tornare a dare due calci a un pallone è già una libertà conquistata.
Giampà si è rimesso in gioco per capitanare la squadra del carcere di Paola. Una formazione multietnica. Assieme a lui ci sono Errazaki Tarik, Arben Barmashi, Raffaele Calamita, Antonio Della Rocca, Filippo Calià, Dan Livui Gradinaru, Elsadek Elsassi, Ablaye Faye, Andrea Rudisi, Lajon Dani, Ivan Forte, Monday Idjhosa, Antonio Romeo, Domenico Totino, Pietro Vangeli. L’allenatore è Massimiliano De Luca.
L’iniziativa ha una valenza sociale, aggregativa e sportiva. E fondamentalmente è rieducativa. La stagione 2018-2019 sarà ricordata per la partecipazione al torneo di serie D. Per la prima volta nella sua storia, una squadra di calcio a cinque composta da detenuti della Casa circondariale di Paola, è iscritta al campionato cadetto.
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