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Nuovo parco eolico nel Cosentino, scoppia la ribellione di quattro sindaci

Linda Cribari, sindaco di San Fili

Ben dieci aerogeneratori della potenza di circa sette megawatt ciascuno, alti cento metri con un diametro del rotore di 170 metri da posizionare su una struttura di fondazione, costituita da una piastra a forma circolare in calcestruzzo profonda 24 metri. Sono quattro i comuni interessati dall’istanza prodotta dalla società Rwe Italia per la costruzione di un parco eolico lungo un crinale della catena costiera del cosentino ricadente nei territori di Cerisano, San Fili, San Lucido e Marano Principato. E sono pronti, tutti, alla battaglia. Anche giudiziaria, se serve.
“Non ci va giù sicuramente il metodo adottato da questa società a noi sconosciuta – ha detto a margine della riunione presso gli Uffici della Regione Calabria- il sindaco di Cerisano Lucio Di Gioia. “Per questi territori noi immaginiamo uno sviluppo di natura assolutamente diversa mentre ciò che ci viene prospettato è una opportunità economica per un soggetto a noi estraneo che si è incuneato in una legislazione contraddittoria per venire a deturpare il nostro comprensorio. È qualcosa che certamente non possiamo avallare”, ha rimarcato Di Gioia insieme ai colleghi Linda Cribari, Cosimo De Tommaso e Pino Salerno. Per la realizzazione dell’infrastruttura la multinazionale attinge a fondi del Pnrr nell’ambito degli interventi previsti a livello nazionale per incrementare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Il gruppo gestisce decine di impianti eolici concentrati nel Sud Italia, di cui tre in Calabria. Nello scorso mese di novembre ha depositato gli incartamenti per questa nuova opera adesso al vaglio della Regione per la valutazione di impatto ambientale.

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