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Cosenza, è l’ora di riprendersi il “Marulla”! Dopo il blitz a Pisa, i rossoblù contro il Lecco vogliono tornare al successo davanti ai propri tifosi

Caserta: «Ma occorre il massimo dell’attenzione contro una formazione in netta crescita»

La preoccupazione per il ritardo del segno “1” sulla ruota del “Marulla” è stata affievolita dal rendimento esterno. Dopo tre partite interne con un pareggio e due sconfitte, il Cosenza prova a riconciliarsi con i tre punti in riva al Crati.
Il successo davanti al proprio pubblico manca da 49 giorni. D’Orazio e compagni hanno soltanto questo tentativo a disposizione, nel mese di ottobre, per aggiornare il dato fermo al 19 agosto. Se dovesse andare a vuoto l’occasione, i silani avranno la possibilità di riprovarci soltanto a novembre (il 4 arriverà la Feralpisalò: ndc) perché negli altri due turni programmati nelle vicinanze si recheranno in Liguria per affrontare Sampdoria e Spezia.
Attraverso un miglioramento dei numeri casalinghi passa la possibilità di consolidare la propria candidatura in zona playoff, in una classifica che continua a dare pochi spunti in quanto ancora visibilmente alterata dalla disparità di numero di gare effettuate dalle diverse compagini.
Il risultato pieno contro il Lecco può lanciare il cammino dei Lupi ma le insidie sono davvero tante, contro un avversario ancora incapace di vincere nel nuovo campionato ma con tutta l’aria di chi vuole sbattere il pugno sul tavolo per lanciare un messaggio alle rivali e rilanciarsi nella parte bassa della graduatoria. Caserta ne è perfettamente consapevole e ieri ha avvisato l’ambiente: «In partite come queste esiste un alto coefficiente di difficoltà perché alcuni possono dare per scontata la vittoria tenendo in considerazione soltanto la classifica ma il Lecco ha le potenzialità per coglierci di sorpresa e rovinarci il pomeriggio. Dovremo stare molto attenti. La squadra è preparata, non ci siamo soffermati sul risultato di Pisa ma in questi giorni abbiamo rivolto esclusivamente l’attenzione sui prossimi avversari. Preparare da un punto di vista mentale le trasferte dell’“Arena Garibaldi” e di Palermo è sempre più facile. Penso che per noi questa sarà la partita più difficile da quando è cominciato il campionato. Dobbiamo mantenere alto il livello di attenzione ed essere pronti alla battaglia, come abbiamo sempre fatto finora. Loro sono in netta crescita, dopo un periodo condizionato dall’incertezza della categoria. Con il Cittadella sono rimasti in vantaggio fino all’ottantasettesimo».
Il tecnico di Melito Porto Salvo ha giocato in anticipo la sfida contro i blucelesti, avversario parecchio scorbutico per le caratteristiche di gioco che lo caratterizzano: «Dobbiamo cominciare a far fruttare il fattore campo ma allo stesso tempo dobbiamo essere bravi a giocare con raziocinio. Non è semplice affrontare una formazione abituata a giocare con otto o nove uomini dietro la linea della palla. Si fa sempre molta più fatica. I ragazzi dovranno essere bravi a non forzare la giocata perché il Lecco è molto pericoloso se può distendersi in contropiede. Alla squadra chiedo di saper leggere la partita, possiamo ottenere un punteggio favorevole anche ricorrendo ai calci piazzati, come è avvenuto contro il Pisa».
La sfida, nei due precedenti giocati a Cosenza ormai sessant’anni fa, non ha ancora regalato gol. I silani, questo pomeriggio, proveranno a siglare quelli decisivi per battere per la prima volta il Lecco nella propria storia (due pareggi interni e due sconfitte esterne nei precedenti). La cabala è l’altra insidia da dribblare.

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