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Il Cosenza torna con i piedi per terra

La sconfitta di Marassi ha sgonfiato l’entusiasmo attorno alla squadra rossoblù. Tuttavia la classifica rimane buona

La sconfitta contro la Sampdoria ha sgonfiato l’entusiasmo del Cosenza. La posizione di classifica dei silani rimane buona ma il processo di crescita è ancora in corso e necessita di tempo. Era stato per primo Fabio Caserta a sottolineare le difficoltà inevitabili della trasferta di Genova. Il tecnico dopo la sfida del “Ferraris” ha difeso la prestazione dei suoi, apparsi però lontani dalle belle prove offerte per larghi tratti a Pisa e per l’intera sfida con il Lecco, certamente avversario meno impegnativo rispetto alla squadra di Andrea Pirlo, che giungeva all’appuntamento con i Lupi con il disperato bisogno di sommare tre punti davanti ai propri tifosi.
Scarsa cattiveria. I rossoblù non sono riusciti a pareggiare la fame di vittoria degli avversari. Durante la sfida sono sembrati contratti, a tratti un po’ abbottonati rispetto alle precedenti uscite, malgrado Caserta abbia confermato per dieci undicesimi la stessa formazione di Pisa e quella contro i blucelesti lombardi. Rispetto alla prima versione ha schierato Forte e non Voca mentre se si considera la traccia del “Marulla” contro la compagine neopromossa ha sostituito Cimino, assente per un problema fisico, per Rispoli.
Il volto del Cosenza però non è stato lo stesso di altre volte. E questo nonostante l’allenatore abbia fatto riferimento ai fantastici quattro della batteria offensiva, Marras, Mazzocchi, Tutino e Forte.
Nel corso del match i silani hanno commesso errori di misura ma anche di concentrazione ed il triplo errore commesso da Manuel Marras, genovese doc, è costato l’episodio che ha cambiato irrimediabilmente la partita. L’esterno offensivo silano si è reso protagonista di un passaggio difettoso, un fallo evitabile appena fuori l’area di rigore ed un secondo intervento sull’avversario in due azioni consecutive. Un repertorio di errori che ha acceso la spia sul livello di attenzione.
Il Cosenza si è pertanto complicato la vita da solo, al termine di un’azione avversaria alla quale era riuscito a mettere una toppa ma complicata dall’eccesso di foga e dallo scarso pragmatismo in area di rigore. Una scena simile aveva già visto come protagonista in negativo lo stesso Marras a fine agosto, contro il Modena. Anche in quel caso, l’errore del genovese – alla fine di un primo tempo condotto per lunghi tratti dal Cosenza – ha permesso ai gialloblù di replicare all’1-0, dando quindi il là alla rimonta.
Il primo schiaffo di Borini, domenica, ha dato a D’Orazio e compagni la spensieratezza che era mancata fin lì. Nonostante ciò, hanno dovuto fare i conti con la traversa di Tutino. La reazione d’orgoglio non è bastata perché più avanti è arrivato pure il raddoppio dell’ex attaccante della nazionale. Anche dopo il secondo gol, i cosentini hanno dato l’assalto alla porta di Stankovic, confermando la voglia di reagire che si era vista pure contro Sudtirol e Pisa.
Il risultato però non ha premiato la squadra di Caserta, rimasta a secco di reti per la seconda volta in campionato. Anche per questo, la mente di tanti è tornata proprio sul passo di Brescia, che ha visto qualche analogia con lo stop di Genova.
Tris Crespi. Dopo il fischio finale per il gruppo bruzio è comunque arrivato l’applauso dei tifosi, presenti in massa al “Ferraris” (circa 1200 tra i quali alcuni provenienti da Stoccarda). La comitiva, rientrata nella notte tra domenica e lunedì, ieri pomeriggio è tornata al lavoro per preparare il prossimo impegno, contro lo Spezia.
Seduta di ripristino per coloro i quali hanno sostenuto le maggiori fatiche con la Samp. Gli altri hanno disputato un test con la Primavera, impreziosito dalla tripletta di Crespi. Una doppietta per Canotto. Un gol a testa, infine, per Voca e Zuccon. Oggi nuova sessione prevista nel pomeriggio.

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