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Spezia-Cosenza: è il “derby” di Bruccini

La sfida di domani tra Spezia e Cosenza non lascia indifferente Mirko Bruccini. “Brus” ha vestito per 124 volte la maglia dei silani, 77 delle quali in serie B. In esse, ha inoltre indossato la fascia di capitano in 25 occasioni dal primo minuto e sono arrivati pure 21 gol.
«Come il mio numero di maglia», ci tiene a sottolineare. Segni del destino di un percorso professionale che il 37enne centrocampista spezzino – adesso in serie D alla Fezzanese (con cui domenica scorsa ha siglato la seconda rete in otto presenze, contro il Varese, con una punizione perfida: ndc) – ricorda con particolare affetto: «A Cosenza, ho vissuto tre anni e mezzo impossibili da dimenticare per il modo in cui sono andati. Ho firmato i miei record realizzativi sia in serie B sia in C. Perdipiù, il gol più importante della mia carriera, nella finale playoff contro il Siena. Conservo solo ricordi bellissimi del mio trascorso cosentino. Per tutto ciò, resta un capitolo bellissimo del quale la pagina più bella è rappresentata dall’impresa centrata con Braglia. Durante il cammino che ci ha condotti in B abbiamo acquisito una consapevolezza e fiducia pazzesche».
«Nei giorni antecedenti alla finale – ha proseguito l’ex giocatore rossoblù – nello spogliatoio parlavamo di quel che sarebbe potuto accadere. L’idea di perdere non ci ha mai sfiorato perché in quei giorni trovavamo il gol con una semplicità disarmante. Eravamo carichi a pallettoni e non poteva essere altrimenti perché la gente ci trascinava da fuori con un entusiasmo indescrivibile».
«Sono andato via – ha proseguito Bruccino – quando la mia titolarità non era più in discussione. Era una stagione complicata per me, ho capito fosse giunta la fine naturale di questo cammino, allora ho maturato la decisione di avvicinarmi a casa e a gennaio sono passato all’Alessandria. Quando sono andato via l’ho fatto senza alcun rimorso perché in campo ci siamo levati tante soddisfazioni ed ancora oggi avverto l’apprezzamento dei tifosi. Sui social, mi scrivono e si complimentano con me in ogni occasione».
Lo Spezia però è la squadra della sua città e quella con cui ha coronato il sogno di diventare calciatore (debutto in cadetteria contro il Modena nel 2007 e 11 presenze in serie C) cominciando la sua scalata dai Giovanissimi regionali: «Con loro mi sono affacciato nel calcio che conta. Seguo le partite quando posso. Non stanno vivendo un momento eccezionale. Nessuno si sarebbe aspettato un avvio così duro ma non è mai semplice reagire dopo una retrocessione, specie in un torneo affascinante come questo, nel quale nessuno ti regala nulla e devi dimostrare di essere pronto tecnicamente e mentalmente in ogni gara. A Palermo, comunque, ho visto qualcosa di diverso. Sono in ripresa e il “Picco” può dare una mano verso un cambio di passo».
Strappargli un pronostico sul match di domani è un esercizio impossibile: «Spero di assistere ad una bella partita e che vinca il migliore. I presupposti per godere di uno buono spettacolo ci sono tutti perché entrambe le squadre punteranno a vincere. Lo Spezia perché deve risalire ed il Cosenza perché vuole riscattare la sconfitta con la Sampdoria e continuare a stazionare lì. Il calciomercato dei Lupi mi ha destato un’ottima impressione. Il reparto offensivo è di assoluto valore per la categoria e si farà valere nella stagione. Sono felice per il ritorno di Gennaro Tutino».

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