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Febbre da derby, Caserta ridisegna il "suo" Cosenza con la difesa a tre?

Nell'allenamento congiunto di ieri con la Primavera, protagonisti gli attaccanti: su tutti Zilli e Forte. Il trainer dei bruzi ha sfoggiato una difesa a 3 che potrebbe tornare utile in futuro

Attaccanti con il grilletto caldo nell’allenamento congiunto di ieri mattina al “Marulla”. Davanti ad un buon numero di supporter, tra i quali molti bambini, il Cosenza ha siglato undici reti nel test con la Primavera di Antonio Gatto (11-1, a segno il capitano Occhiuto per l’Under 19). Protagonista principale della sgambata è stato Massimo Zilli. L’attaccante friulano ha sfruttato il secondo tempo per terminare quattro volte sul tabellino dei marcatori. Il giocatore ex Pordenone e Lazio ha ritrovato il terreno di gioco nel match con la Reggiana e adesso vuole provare a complicare i piani di Caserta in un reparto offensivo pieno di alternative. Tre reti, invece, sono state messe a referto da Francesco Forte. Lo “squalo” ha imposto la sua “legge” nella prima frazione, nella quale sono giunti pure due timbri da parte del giovane romano Valerio Crespi. Hanno completato l’elenco dei marcatori, poi, La Vardera e D’Orazio, cursori mancini di un sistema tattico sperimentale.
Difesa a tre. Ha suscitato sorpresa il disegno sfoggiato per l’occasione da Fabio Caserta. Il tecnico melitese, sotto gli occhi tra gli altri del presidente Guarascio (ha assistito al primo tempo per poi trasferirsi al convegno “A tavola con la cucina mediterranea: il benessere con gusto”, tenutosi a Villa Fabiano ed organizzato dalla delegazione di Cosenza dell’Accademia Italia della Cucina), ha riposto in soffitta la difesa a quattro, presenza fissa fin qui nella sua esperienza cosentina. L’allenatore silano ha proposto un pacchetto arretrato composto da tre uomini. Nell’ultima linea davanti a Marson, ha impiegato Martino e D’Orazio come braccetti di una linea sorretta centralmente da Venturi. Un esperimento che potrebbe trovare riscontri eventualmente più avanti, sebbene il Catanzaro nelle ultime tre partite sia caduto in due occasioni contro un avversario con caratteristiche simili (Como e Modena).
Molto particolare poi è risultata la posizione di Luigi Canotto. Il rossanese ha giocato come esterno destro a tutta fascia del 3-4-2-1 (dall’altro lato si è visto La Vardera che, nel corso del match, ha scambiato la sua posizione con D’Orazio).

Un’altra proposta inedita è stata rappresentata dal Florenzi nei due mediani, di fianco a Calò. Mazzocchi e Forte, invece, hanno giostrato partendo leggermente più indietro rispetto a Crespi. Insomma, una serie di scelte per allargare gli orizzonti dell’organico e valutare la duttilità di alcuni profili. Nella ripresa, Rispoli, Meroni e Sgarbi hanno preso posizione davanti al portiere ex Vibonese. Canotto e Marras hanno dato sfogo al gioco sulle corsie laterali mentre in mezzo Praszelik ha accompagnato Calò, per la composizione del duo diventato abituale da settembre in poi. Florenzi è stato avanzato accanto a Tutino, dietro Zilli. Il sardo ha poi chiuso largo a sinistra.
Il terzo portiere Lai è stato “acquisito” in prestito dalla Primavera. In sette, infine, hanno saltato la partitella. Oltre ai soliti noti Cimino, Viviani e Novello, non si sono visti neppure Voca e Micai, fermi a scopo precauzionale. Assenti, chiaramente, pure Fontanarosa e Zuccon, da alcuni giorni impegnati con l’Italia Under 20 (torneranno in campo martedì al “Ricci” di Sassuolo contro il Portogallo, diretta su Rai Sport).

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