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Cosenza, quando vai sotto... sono guai: le rimonte non sono del Dna della squadra

Un dato statistico mette in evidenza una lacuna della formazione rossoblù. Sulle sei volte in cui è passato in svantaggio solo una volta ha rimediato

Al “Ceravolo”, il Cosenza è tornato a subire una rete nel primo tempo dopo 89 giorni. I rossoblù, prima di Iemmello nel derby, erano stati perforati nella prima frazione di gioco soltanto da Strizzolo. Dopo di allora, i silani hanno chiuso undici volte i primi 45’ senza concedere neppure una marcatura agli avversari.
A Catanzaro, invece hanno rimediato il primo schiaffo molto presto, già al 12’ e da quel momento non sono riusciti a reagire. La sfida contro la compagine di Vivarini, alla luce di ciò, è quella nella quale D’Orazio e compagni sono rimasti sotto nel punteggio per il numero di minuti maggiore in questo campionato: 78 più i recuperi delle due frazioni.

Il dato allarmante

Prima del confronto con i giallorossi, la squadra bruzia era finita sotto nel risultato contro Modena (3’), Brescia (37’), Sudtirol (24’), Cremonese (13’ complessivi, per due volte ha rincorso il punteggio), Sampdoria (29’) e Catanzaro (78’). In totale sono 173’ ai quali si aggiungono i minuti di recupero di ciascun match.
Il Cosenza, fin qui, si è ritrovato sotto nel punteggio in sei circostanze e soltanto una volta ha rimediato, trovando il pareggio, contro il Sudtirol, in pieno recupero. Un solo punto conquistato da una condizione di svantaggio per i Lupi. Il dato è il peggiore del torneo cadetto, condiviso con altre quattro formazioni: Pisa (6 volte in svantaggio: Lecco, Parma, Modena, Cosenza, Venezia, Como), Cremonese (4: Bari, Reggiana, Parma, Sudtirol), Ascoli (7: Cosenza, Modena, Palermo, Cremonese, Parma, Bari e Como) e Spezia (7: Catanzaro, Como, Venezia, Reggiana, Cremonese, Ternana e Sampdoria).
Tutte le altre compagini hanno fatto meglio, in una classifica guidata dal Cittadella, con ben 11 punti raccolti da una condizione di svantaggio. I veneti sono seguiti da Venezia (10), Sudtirol (9) e Modena e Bari (7). Le cifre testimoniano una scarsa capacità di reazione da parte dell’undici rossoblù, che hanno mostrato un buon approccio alle partite ma che si sono poi persi quando il match si è posto in salita. Un aspetto sul quale dovrà lavorare Fabio Caserta per il prosieguo della stagione.

Il diario di bordo

Anche nella seduta pomeridiana di ieri al “Marulla”, Manuel Marras non si è visto sul terreno di gioco. Il calciatore genovese si è sottoposto nuovamente a terapie per smaltire l’affaticamento muscolare di cui la società rossoblù ha parlato nelle scorse ore nel suo consueto diario. Per gli altri, sessione aperta dal riscaldamento.
Poi il gruppo è stato impegnato in una serie di partite a tema. Differenziato per Viviani, assente ormai da un mese. Questa mattina è prevista la penultima seduta. Seguirà la rifinitura di domani. Ore decisive per il tecnico per sciogliere i dubbi di natura tattica e comporre l’undici che affronterà la Ternana con l’obiettivo di ritrovare la vittoria e rilanciarsi in chiave playoff.

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