Il pareggio interno non ha chiaramente trasformato la classifica ma dà fiducia. Il Cosenza rimane a +3 dal quintultimo posto. Posizione sulla quale ha concentrato molto spesso la sua attenzione nelle stagioni di serie B. Per tornare a guardare più in alto è fondamentale ritrovare la vittoria ma anche la continuità di rendimento. Lo 0-0 di sabato contro il Parma, che malgrado l’inferiorità numerica ha confermato di essere una supercar per la categoria, può avere comunque benefici enormi. A cominciare da quelli mentali. Aspetto sotto il quale i silani avevano accusato forti difficoltà durante le precedenti tre gare di campionato.
Dal pari senza reti del “Marulla” con i gialloblù bisogna adesso ripartire, cercando di raggiungere quelle certezze accumulate qualche tempo fa. Rimane questa la migliore medicina per dimenticare definitivamente il periodo no.
Sfortuna nera
Nel match contro gli uomini di Pecchia, il rammarico evidente rimane quello di non essere riusciti a pungere in modo particolare Chichizola. Il Cosenza non ha mai tirato in porta contro i ducali, tuttavia, ha aggiunto altri due pali alla sua lunga collezione stagionale. Millimetri che ancora una volta hanno fatto la differenza. Non si può certamente sostenere che i rossoblù siano stati baciati dalla fortuna fino a questo punto del torneo. Anzi, la buona dose di sfortuna che ha accompagnato il gruppo bruzio ha pochi rivali in comparazione a tutte le altre squadre delle due divisioni maggiori di ognuna delle principali federazioni europee (Italia, Inghilterra, Francia, Spagna e Germania).
Il Cosenza, prima tra serie A e serie B, tra le 200 compagini presenti all’interno dei rispettivi campionati, occupa il podio assoluto per il numero di pali centrati. Sono ben 12 in 17 partite (media di 0.71 a partita). Di questi, sono 7 quelli timbrati da Tutino (Ascoli, Cremonese, Pisa, Lecco, Sampdoria, Catanzaro, Ternana), sabato “boicottato” invece dalla posizione di offside di Zuccon.
Quest’ultimo si è aggiunto alla lista insieme a Florenzi nell’ultimo turno. Ne facevano già parte Mazzocchi (Palermo), D’Orazio (Lecco) e Venturi (Spezia). In questa classifica internazionale, il Cosenza è dietro soltanto ad Athletic Bilbao (in Liga, 13 in 17 partite) e a Southampton (in Championship, 13 in 22 partite). La media a partita degli inglesi (0.59) è però inferiore rispetto a quella esibita dalla formazione di Caserta.
Sistema
L’importante novità nella sfida contro gli emiliani è stata rappresentata dal passaggio al 3-5-2 per il quale ha optato l’allenatore di Melito Porto Salvo in virtù delle assenze contemporanee di Marras e Canotto e la conseguente carenza sulle corsie alte d’attacco.
Sulla difesa a tre, il tecnico aveva già lavorato nelle settimane passate ma ora l’emergenza lo ha convinto a cambiare. Con il Bari potrebbe essere riconfermata la stessa soluzione. Non sembra comunque una scelta definitiva in ottica futura. Intanto, Florenzi ha ammesso di preferire il ruolo di mezzala.
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