Cosenza con la carica giusta a Modena: caccia al poker Le probabili formazioni
«Non è uno spartiacque perché il nostro campionato, in un caso o nell’altro, non finisce contro il Modena ma è certamente una partita importante». Fabio Caserta non si è sbilanciato ma ha riconosciuto quanto la sfida di questo pomeriggio al “Braglia” possa aprire una nuova fase per il suo Cosenza. I rossoblù, contro la tradizione (non sono mai tornati vittoriosi), vogliono impensierire la formazione di Paolo Bianco. «Vogliamo fare il massimo, raggiungendo la salvezza il prima possibile. Il Modena ha vissuto una fase negativa ma nelle ultime due partite ha mostrato di essersi ripreso conquistando un successo contro il Parma e un pari contro la Sampdoria. Hanno giocatori interessanti e concedono pochi punti di riferimento. Nell’arco della stagione hanno cambiato spesso sistema di gioco quindi non sai mai quale forma assumono. Si adattano alle caratteristiche dell’avversario. Sarà un grande piacere incontrare Bianco. Con lui ho vissuto tanti momenti in passato. Alcuni molto belli, altri meno. Ha grandi doti umane, le sue squadre sono forti sotto il piano temperamentale». Il melitese in settimana non è tornato sul match con il Pisa: «Non ho proposto alcun video sulla gara di sabato scorso perché a volte può avere ripercussioni negative dopo vari mesi di campionato. Una vittoria sfumata a 30 secondi dalla fine non lascia mai piacevoli sensazioni. Il gruppo è abbastanza intelligente ed è in grado di capire da solo cosa abbiamo sbagliato negli ultimi 10-15 minuti. Avremmo dovuto gestire la palla in modo diverso». I Lupi saranno seguiti da più di mille tifosi: «Sono straordinari. Non ci fanno mai sentire in trasferta. In questa stagione non abbiamo praticamente mai avvertito il fattore campo. Dobbiamo fare bene anche per loro perché lo meritano». Le prestazioni di Gennaro Tutino, a segno nei confronti interni con Venezia e Pisa, hanno trovato grande consenso. L’attaccante silano è stato eletto “Calciatore del mese Aic” per la serie B. «Tutino nel Cosenza non è solo un finalizzatore, ma è anche una fonte di gioco. Si abbassa per ricevere il pallone ed è spesso lui a portarlo fino al limite dell’area con la sua elettricità. Oltre che talentuoso, è un giocatore di grande intelligenza, capace sempre di farsi trovare dai compagni e di facilitargli la vita. Il Cosenza, da quando Tutino dopo tanti “legni” (è il calciatore più “abbonato” a pali e traverse della categoria) è tornato con frequenza al gol, si è rilanciato e, dopo le vittorie con Venezia e Südtirol e il pareggio con il Pisa, si è avvicinato a quella parte sinistra della classifica occupata a inizio campionato», scrive l’Assocalciatori. La formazione. 4-2-3-1, 4-4-2 o 4-3-3: il sistema di gioco di Caserta sarà in minima misura influenzato dalle scelte tecniche. Se il Modena dovesse giocare con il 3-5-2 allora non è da escludere che l’allenatore silano possa inserire un centrocampista in più per pareggiare la densità in mezzo al terreno di gioco. Se così dovesse essere si presenta una possibilità per Calò. Il play potrebbe ritrovare un posto dal primo minuto. Praszelik e Florenzi si giocherebbero l’ultima maglia. Altrimenti, Mazzocchi – che partirebbe più alto nel 4-3-3 – potrebbe essere impiegato vicino all’attaccante napoletano, con Florenzi riconfermato in fascia. Le alternative non mancano e passano inoltre per la presenza di Forte (Caserta ha parlato della necessità di recuperarlo) e Voca. Considerata la defezione di Meroni (oltre a quella del modenese doc Martino), non sembrano previsti cambi nel blocco arretrato.