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Cosenza, un attacco da... curare

Il reparto avanzato silano ha fatto meglio solo di Ascoli, Spezia e Brescia

Soltanto tre squadre hanno segnato fino a questo momento meno del Cosenza. I numeri dell’attacco di Fabio Caserta restano negativi. Delle venti squadre di serie B, solo Brescia (25), Ascoli (25) e Spezia (21) hanno fatto peggio. I rossoblù hanno siglato 26 reti, lo stesso numero di marcature di Bari e Lecco. Una media di poco superiore al gol a partita (1.08) che confina i silani tra le compagini con le cifre realizzative più deficitarie del campionato.
Malgrado nelle ultime quattro sia sempre andato a segno, il Cosenza soltanto con il Venezia è stato capace di un exploit. Le quattro sberle rifilate ai lagunari rappresentano la migliore performance stagionale. Soltanto in altre cinque partite (su 24), i rossoblù sono riusciti a segnare più di una volta. È successo contro Ascoli, Sudtirol, Pisa, Lecco e Reggiana. Solo in un caso, tra questi, ha mancato l’appuntamento con la vittoria (2-2 al “Marulla” contro gli altoatesini). Il problema consiste nel fatto che queste altre cinque gare si sono disputate tra la prima e la tredicesima giornata.
Ultima chiamata Tutino e compagni hanno raccolto soltanto due vittorie nelle ultime undici. Su questo aspetto, ha pesato lo scarso feeling con la porta avversaria. Con il Pisa, la vittoria è evaporata a pochi secondi dalla fine perché il Cosenza non è stato capace di chiudere il match dopo aver raggiunto l’1-0. Contro il Modena, invece, i silani hanno avuto il merito di trovare immediatamente la replica alla marcatura di Gliozzi ma poi non sono riusciti a perforare nuovamente la difesa gialloblù. Per evidenziare una progressione convinta in classifica è fondamentale migliorare i registri realizzativi. A cominciare dalla prossima trasferta.
Il Lecco è l’avversario migliore per acquisire fiducia in zona gol dal momento che i blucelesti hanno la peggior difesa del torneo cadetto: 46 reti incassate (quasi due a partita). Contro la formazione di Alfredo Aglietti deve scuotersi Francesco Forte. L’attaccante romano da ormai troppo tempo è all’asciutto. Le sue due uniche marcature con la maglia bruzia sono giunte nella sfida d’andata contro i lombardi. Quel pomeriggio del 7 ottobre sembrava potesse essere un punto di partenza.
Così non è stato e, nel frattempo, il numero 10 è diventato la grande delusione del Cosenza. Caserta gli ha dato tante occasioni ma queste non sono bastate a sortire effetti. Il romano, pure recentemente, è stato schierato dal primo minuto contro Venezia, Sudtirol e Modena. Malgrado la titolarità in tre partite su quattro, non ha ritrovato la via del gol. A Bolzano, inoltre, ha sbagliato un calcio di rigore, confermando la difficile annata.
Per lui, la sfida con il Lecco potrebbe diventare l’ultima chiamata. Per trasformare i numeri, il Cosenza ha bisogno d’altro. Se le sue polveri dovessero risultare nuovamente bagnate, anche Caserta dovrà prenderne atto e sperimentare soluzioni alternative per affiancare a Tutino un altro elemento affidabile nei sedici metri finali.

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