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Cosenza, dopo i blitz esterni la salvezza passa dal “Marulla”

L’ultima vittoria in casa risale alla seconda giornata di ritorno

La vittoria contro la Reggiana ha acuito le differenze tra le due versioni del Cosenza. I rossoblù da un certo punto in poi hanno offerto maggiori garanzie in trasferta rispetto a quanto fatto in casa. Adesso, però, la formazione di Viali deve compiere un’inversione a U tornando performante anche al “Marulla”, dove non vince dalla seconda giornata del girone di ritorno.
I Lupi, al “Mapei Stadium”, hanno allungato il passo, scrollandosi leggermente di dosso la pressione di alcune altre contendenti alla salvezza. La pratica permanenza non è ancora suggellata dai timbri degli uffici di Lega. Il rinnovo del passaporto di B per i rossoblù, da qui al 10 maggio, si giocherà soprattutto in riva al Crati. D’Orazio e compagni per ricevere il visto buono dovranno rimanere imbattuti a Cosenza nei due scontri diretti alle porte contro Bari e Spezia, vincendo quantomeno uno dei due. Viceversa, i pericoli cresceranno a dismisura.
Anche la quota salvezza sarà verosimilmente condizionata da questi due passaggi cruciali ai piedi della Sila.
Il Cosenza dovrà confermare la bella prova offerta contro la Reggiana. Una performance che ha riportato un clima di fiducia in seguito alle perplessità generate dal precedente ciclo di partite, tra le due gestioni tecniche.
Prima del gran finale con il Como, sarà enormemente importante esaminare con cura le insidie delle tre prove riservate dal calendario.
Nel girone d’andata, i silani hanno conquistato cinque punti contro Bari, Ascoli e Spezia. In questa settimana però conterà soltanto il Bari.
Valore Calò Il centrocampista triestino ha confermato i segnali di crescita nella gara contro gli uomini di Nesta. Nelle quattro sfide meno datate è diventato il punto fermo del centrocampo silano. Viali, in questa fase, ha dato l’impressione di ricercare “spunti” dagli interni (ma contro il Bari, complici le assenze per squalifica di Voca e Praszelik, dovrebbe toccare ancora a Zuccon e Antonucci agire ai suoi fianchi: ndc), consegnando in piena fiducia le chiavi della regia al calciatore che nel precedente corso aveva flottato nelle gerarchie dall’inizio alla fine del campionato. Per un Cosenza che ha dato la sensazione di poter far male alla Reggiana ogni qualvolta ha deciso di trasmettere verticalmente la sfera verso gli uomini deputati all’azione offensiva, le qualità del numero 14 sono risultate preziose.
Un suo lancio per Tutino, che per fortuna del Cosenza è terminato con il palo colto dall’attaccante napoletano, ha dato il là al raddoppio bruzio. Nel finale di gara, invece, ha lasciato partire da calcio piazzato il rifornimento giusto per Forte. All’inizio del secondo tempo, i Lupi erano stati pericolosi pure sugli sviluppi di un corner.
Per una squadra che ha manifestato difficoltà a fare gol, i piedi vellutati di Calò, capaci di creare costantemente un pericolo su situazioni da fermo, sono altra manna dal cielo della quale Viali non può privarsi. A maggior ragione se l’ex Benevento dimostra di pareggiare la cifra agonistica degli avversari quando c’è da esercitare la riconquista del pallone.
Tornerà in discussione nuovamente quando qualche buontempone pretenderà che si trasformi anche in un motorino da tremila giri al minuto, avanti e indietro.

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