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Cosenza, congedo senza assilli. Contro il Como il più motivato sarà Tutino a caccia di record

A differenza dello scorso anno l’ultima giornata sarà vissuta con tranquillità

A prescindere da come finirà a Como, rispetto ad un anno fa, il Cosenza guadagnerà oltre 20 giorni per programmare il prossimo futuro. I rossoblù si sono guadagnati per tempo il proprio obiettivo ma mantengono ugualmente degli stimoli alla vigilia dell’ultimo confronto stagionale. In cima, ovviamente, c’è quello di Gennaro Tutino, desideroso di lasciarsi alle spalle e offuscare Marco Negri. Il secondo, collettivo, è quello di migliorare il bottino di punti maturato nel 2019: 46. Sono tanti quanti quelli odierni. Un pari garantirebbe di conquistare uno dei traguardi fissati all’interno dello spogliatoio. E poi, ancora, mantenere una delle retroguardie più ordinate della categoria: il Cosenza mantiene in questo momento la quarta difesa meno battuta insieme all’Ascoli. William Viali potrebbe operare qualche cambio nell’undici di partenza di domani sera.
Viviani in gruppo. L’allenatore di Vaprio d’Adda dovrà fare i conti con le defezioni quasi annunciate di Michael Venturi e Giacomo Calò. Entrambi hanno svolto lavoro differenziato pure ieri mattina. Il primo sarà rilevato da Alessandro Fontanarosa, così come è avvenuto nel secondo tempo della partita con lo Spezia. Il secondo, che si è perso per squalifica pure la gara con gli spezzini, dovrebbe essere sostituito da Mattia Viviani, rientrato regolarmente in gruppo dopo aver lavorato a parte martedì. Se il bresciano non dovesse essere pronto per giocare dall’inizio potrebbe toccare a Voca occupare la posizione più bassa nel cerchio di centrocampo.
Precedenti ed ex. Sono nove i precedenti tra le due squadre giocati in terra comasca. Curiosamente non si è mai registrato un pari. Il Cosenza ha vinto soltanto in due circostanze, nelle altre sette sono stati invece i padroni di casa a spuntarla. I rossoblù hanno centrato il secondo e ultimo guizzo nella finale d’andata di Coppa Italia di Lega Pro del 2015 quando la formazione allora allenata da Giorgio Roselli ha sbancato il “Sinigaglia” imponendosi per 4-1 con le marcature di Criaco, Gianluca De Angelis, Statella e Calderini (Le Noci per i padroni di casa). La prima vittoria è maturata oltre sessanta anni fa: 30 settembre 1962. Quella volta i silani hanno però ottenuto il successo contro i lariani a tavolino (0-2). Il Como si è imposto negli altri casi, compresi gli ultimi due dopo il ritorno di entrambe in serie B. I lombardi hanno inflitto una dura lezione alla squadra di William Viali a febbraio dello scorso anno quando, nonostante la bellissima rete di Manuel Marras, si sono aggiudicati il confronto per 5-1. Nel 2022, invece, hanno piegato la resistenza del team bruzio per 2-1: bis di Gabrielloni per il Como e Caso per il Cosenza. Il match in programma domani sera avrà anche tre ex. Uno soltanto è presente sulla sponda rossoblù, vale a dire il portiere Alessandro Micai, che nella compagine avversaria ha militato nella stagione 2012-2013: 16 presenze all’attivo tra campionato di Prima Divisione, attuale serie C, e Coppa Italia di Lega Pro. Dall’altro lato figurano invece Mauro Vigorito e Ben Lhassine Kone, vecchie conoscenze dei tifosi silani.

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