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Cosenza, a Tutino il “sigillo d’oro”. Ha segnato il 42.6% delle reti rossoblù

La consegna avverrà venerdì prossimo, si rafforza il legame con la città

Il problema del gol ha spesso condizionato le stagioni del Cosenza. Per questa ragione Roberto Gemmi nella composizione della rosa del torneo appena concluso ha dato ampio peso alla prima linea, conferendo al reparto offensivo un peso importante. I silani hanno risolto in parte le difficoltà incontrate negli anni passati ma per farlo sono dovuti ricorrere in gran misura ad un unico elemento, Gennaro Tutino.
L’attaccante napoletano è stato l’assoluto protagonista del gol rossoblù. I suoi numeri, diventati da record per ciò che concerne la storia bruzia (20 gol, uno in più dello score di Negri nella stagione 1994-1995), hanno acquisito un valore di primo piano nel panorama cadetto. Il calciatore giunto nella scorsa estate dal Parma, secondo nella graduatoria dei cannonieri di serie B alle spalle di Joel Pohjanpalo (il finlandese ha siglato 22 centri), ha segnato il 42.6% delle marcature del Cosenza. Nessuno dei suoi colleghi ha avuto un impatto così evidente sulle sorti della propria squadra. Sul podio, alle sue spalle, si sono classificati Daniele Casiraghi, che ha messo a referto il 34.8% delle realizzazioni del Sudtirol (16 gol), e Massimo Coda, autore del 32% degli acuti della Cremonese (16 reti pure per lui). Nelle prossime settimane si giocherà il primo passaggio cruciale del futuro di Tutino. Intanto, la punta silana è volata in vacanza ma nei prossimi giorni farà una breve capatina in città.
Il riconoscimento. In attesa che il suo futuro sia definito dai prossimi passaggi, Gennaro Tutino consoliderà ancora un po’ il suo legame con la città. L’attaccante napoletano venerdì prossimo, alle 10.30, riceverà il “sigillo d’oro” dalle mani del sindaco Franz Caruso nel corso di una cerimonia che si svolgerà a Palazzo dei Bruzi. Il calciatore, che nei mesi scorsi ha celebrato il matrimonio civile con la sua Arianna all’ombra della Sila, dove sono nati anche i due suoi figli, Benedetta e Alfredo, riceve la benemerenza civica che la città attribuisce a personalità di spicco che si sono distinte in vari ambiti. La motivazione all’origine del sigillo a Tutino «risiede nel fatto che l’attaccante del Cosenza si è distinto come esempio di eccellenza sportiva e di virtù civiche, per la sua dedizione al calcio e per il suo spirito di squadra che ha ispirato molti giovani atleti e ha portato orgoglio a tutti i cosentini. La sua tenacia riflette la resilienza e la forza di carattere che Cosenza riconosce ai suoi cittadini più illustri, rendendolo degno di ricevere questo onore». «Il conferimento del Sigillo cittadino – ha detto Caruso – è un simbolo valoriale che mira a riconoscere pienamente la capacità di un percorso personale, come quello di Tutino, che distintosi già qualche anno fa nelle file della squadra rossoblù, vi ha fatto ritorno, dopo alcune stagioni nella massima serie, divenendo presto il simbolo di un’intera tifoseria che lo ha apprezzato, insieme a tutta la città, per le imprese agonistiche che hanno consentito al Cosenza di raggiungere, con due turni di anticipo, la meritata salvezza. Come ho già avuto modo di rimarcare, Gennaro Tutino, con l’attaccamento alla maglia, ai colori rossoblù e alla stessa città di Cosenza, è entrato nel cuore di tutti, grazie anche ai 20 gol realizzati nel campionato che la compagine rossoblù ha appena concluso. Sono stati questi elementi e questi valori che ci hanno spinto a valutare la decisione di conferirgli il sigillo della città. Sarà una bella pagina per la nostra città che sarà sicuramente apprezzata da chi, oltre al calciatore, ammira anche le doti umane di Gennaro Tutino».
Il primo cittadino, nei giorni scorsi, nel complimentarsi per la salvezza raggiunta, aveva suggerito a Guarascio di ripartire proprio dal numero nove e da Viali per costruire una squadra competitiva ed ambiziosa.

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