Ventuno giorni per orchestrare la stagione secondo l’indirizzo di Massimiliano Alvini. Il Cosenza ha rotto gli indugi e ha perfezionato in poche ore l’accordo con l’allenatore di Fucecchio. La scelta introduce adesso gli argomenti di calciomercato. Il tecnico ha accettato con entusiasmo la proposta che gli è stata prospettata dal club silano. Gli ultimi due esoneri consecutivi hanno arrestato la sua traiettoria professionale, che ha fatto registrare l’apice con i playoff conquistati con il Perugia e il successivo passaggio in serie A sulla panchina della Cremonese. La città bruzia può diventare l’occasione per allontanare i bocconi amari ingoiati nell’ultimo anno e mezzo. La scalata. Il 54enne ha impiegato 21 anni per raggiungere la cima. Ha cominciato il suo percorso nel 2001 quando si è accomodato sulla panchina del Signa, formazione di Promozione, con cui aveva militato anche da calciatore nella sua breve ed effimera esperienza. La prima svolta si è poi registrata nel 2008 quando è diventato la guida tecnica del Tuttocuoio, club con cui ha raggiunto la vecchia Seconda Divisione. Ed è stato in quella circostanza quando ha incontrato per la prima volta il Cosenza da avversario. Con la piccola società toscana, sfruttando la riforma dei campionati, è approdato mano nella mano con i silani in Prima Divisione. Nove anni più tardi – con in mezzo l’esperienza già citata del Perugia (nella formazione umbra rilevò Fabio Caserta) –, nell’estate del 2022 ha portato a termine la sua missione, firmando in serie A con il Cremonese. Le caratteristiche apprezzate. Un percorso infausto durante il quale ha sempre mantenuto pacatezza e aplomb. Caratteristiche che in passato hanno spesso fatto breccia nel cuore dei tifosi del Cosenza. Le stesse peculiarità che l’ambiente ha riscontrato in Bruno Giorgi e Marco Zaffaroni, transitati con fortune differenti in riva al Crati. I Lupi condividono con Alvini i valori del sacrificio e della lotta. Due caratteristiche essenziali del prossimo ciclo. Un ciclo che vede il tecnico contrattualmente in linea con il ds, evitando pertanto quell’anomalia che è tornata a verificarsi a marzo scorso quando Viali ha firmato fino a giugno 2025 mentre Roberto Gemmi è rimasto in scadenza. Un altro dettaglio della volontà di fare tesoro degli errori del passato testimoniato dal presidente Eugenio Guarascio, che soltanto pochi giorni fa ha compiuto lo sforzo economico costituito dall’operazione Tutino. Il massimo dirigente, dopo anni in cui ha mantenuto la sua postura nonostante polemiche e dure contestazioni, inoltre ha dotato la squadra di un direttore generale, figura praticamente sconosciuta sotto la sua gestione. La presentazione dei prossimi giorni, nel frattempo, darà le prime indicazioni in merito alla fisionomia tattica che Alvini desidera imporre alla sua squadra. Al di là dei sistemi di gioco, tuttavia, la proposta di gioco passerà attraverso un calcio aggressivo, una formazione affamata che tenterà di mantenere il possesso palla anche per difendersi dagli attacchi degli avversari.