Neanche il tempo di metabolizzare il primo successo stagionale dei rossoblù, ieri sera, che è subito risalita a galla un'esigenza impellente del Cosenza: rafforzare la squadra. Già, è bastato che sulla tribuna si palesasse il ventenne Mohamed Sankoh, attaccante olandese di proprietà dello Stoccarda (salvo passi indietro, firmerà per i “lupi”) per rispostare il focus sul mercato. E non perché la prova maiuscola dei rossoblù guidati da Alvini non meritasse di essere raccontata e celebrata, ma è comunque evidente che negli ultimi 10 giorni (o poco più) di mercato bisognerà completare l'organico. Sankoh a parte - non può essere lui e solo lui l'attaccante designato a ereditare lo scettro di Tutino - serve ancora qualcosa in tutti i reparti. Alvini ne è consapevole e qualche messaggio, neanche troppo velato, lo ha spedito a chi di dovere. Lo ha fatto fino alla vigilia della partita contro la Cremonese, poi ha smesso per rispetto di chi è andato in campo. E perché era consapevole che era stato svolto un ottimo lavoro. Mancano ancora 4-5 giocatori? Bene, allora si bada alle idee, alla compattezza della squadra e alla condizione atletica. Un approccio spiazzante, soprattutto per i grigiorossi di Stroppa. Checché ne dica l'ex allenatore del Crotone, la prestazione del Cosenza è stata totalmente inaspettata soprattutto ai suoi occhi. Diciamocelo francamente, la Cremonese ha sottovalutato i rossoblù che, dal canto loro, ne hanno approfittato alla grande. Bravi tutti, in particolar modo coloro i quali sanno che a mercato chiuso difficilmente saranno i titolari, ma intanto una pulce nell'orecchio del tecnico l'hanno piazzata (e bella grossa). Alvini ha fatto il primo passo, però adesso chi di dovere - il dg Ursino e il ds Delvecchio - dovrà completare il puzzle. Perché quando il tecnico rossoblù a fine gara sottolinea «Adesso restiamo tutti uniti», il messaggio non lo manda solo alla tifoseria e agli addetti ai lavori. Remare nella stessa direzione significa anche non lasciare da solo un allenatore che in poco tempo ha mostrato idee, caparbietà e pazienza. Il resto - e di resto ce n'è - dovrà farlo chi gestisce il mercato.
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