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Cosenza, aumenta la fiducia ma quel macigno pesa tanto

L’ottimo pareggio ottenuto a Palermo conferma il carattere del gruppo. Alvini soddisfatto dei suoi, ma la penalizzazione è una spada di Damocle

Alessandro Caporale

Una sola sconfitta nelle prime quattro giornate e diverse buone prestazioni. Il Cosenza di Massimiliano Alvini si sta guadagnando la fiducia della tifoseria, malgrado l’ultimo posto in classifica con cui è arrivato alla prima pausa della stagione. Una posizione sulla quale pesa enormemente però la penalizzazione inflitta negli scorsi giorni dal Tribunale federale nazionale e verso alla quale il club rossoblù tenterà di opporsi presentando ricorso.
In attesa di comprendere se la Corte d’appello della Figc riconosca quantomeno in parte le ragioni della società di Eugenio Guarascio, D’Orazio e compagni devono fare i conti con una condizione precaria di classifica.
Un peccato perché finora i Lupi hanno risposto in modo interessante sul terreno di gioco e, se non fosse stato per le disattenzioni di Mantova nella seconda giornata, sarebbero potuti giungere al riposo con la casella delle sconfitte ancora immacolata. Così non è, ma nel curriculum resta in ogni caso la vittoria del match d’esordio con la Cremonese ma soprattutto il pari di domenica sera a Palermo.
Il punto ottenuto al “Barbera” contro i rosanero ha mille ragioni per essere accolto positivamente. In primo luogo perché il gruppo rossoblù ha confermato di essere vivo e di voler reagire con veemenza alla penalizzazione rimediata per cause indipendenti dal lavoro svolto dal gruppo. Poi, perché è arrivato in casa di una delle formazioni partite ad inizio anno con la velleità di tentare l’assalto alla serie A. La squadra di Dionisi era inoltre alla prima stagionale davanti al proprio pubblico e voleva cominciare con un successo. Il Cosenza, tuttavia, ha mostrato di essere stato plasmato con una scorza dura che, qualora dovesse essere mantenuta durante l’arco della stagione, sarà una caratteristica estremamente redditizia per il raggiungimento dell’ennesima salvezza.
Al fine della sfida giocata in Sicilia, Alvini ha “stimolato” i suoi, convincendoli che ci sono tanti margini di miglioramento e situazioni sulle quali lavorare. Il gol incassato, sugli sviluppi di palla inattiva, non è andato giù all’allenatore, che allo stesso tempo si può consolare con il ritorno al gol, dopo il digiuno con lo Spezia.
In attesa di puntare a pieno regime su Strizzolo e “sdoganare” l’altro neo acquisto Ricci (che ieri ha compiuto 28 anni), l’allenatore toscano ha ricevuto indicazioni positive da Tommaso Fumagalli. L’attaccante è tornato a segnare, ha colpito un palo e ha evidenziato di avere le carte in regola per essere un elemento importante dell’attacco silano. Anche Sankoh ha fatto scorgere segnali positivi sebbene ancora non risulti letale negli ultimi sedici metri.
Sono aspetti dai quali ripartire dopo la sosta, quando a metà settembre al “Marulla” si presenterà la Sampdoria di Gennaro Tutino, il primo ostacolo posto dal calendario nella strada verso la conquista di una posizione di classifica meno delicata. La zona playout, in questo momento, è distante due punti. La salvezza diretta è invece lontana tre spanne. Fattore determinante: il Cosenza nell’operazione risalita può contare sui suoi sostenitori, che hanno apprezzato la grande determinazione mostrata dallo spogliatoio fino a questo punto del torneo cadetto.

 

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