Il clima attorno al Cosenza calcio resta pesante. Nonostante l'incontro “cordiale”, come lo definiscono in un comunicato che proviene da Palazzo dei Bruzi, tra il presidente Guarascio e il sindaco Caruso. Lo stesso primo cittadino cosentino nei giorni scorsi si era detto preoccupato riguardo al tam tam di voci legate al presente e al futuro della Società, in un'annata in cui è successo di tutto e di più. A cominciare dalla penalizzazione (la questione è ancora viva, c'è l'ultimo grado di giudizio, ma al momento il -4 in classifica inchioda i rossoblù all'ultimo posto), per non parlare dell'azzeramento della squadra di calcio femminile, proseguendo con le difficoltà incontrate dal vivaio a decollare (con le squadre ferme al palo fino a pochi giorni dall'inizio dei campionati e alcuni collaboratori che hanno bussato alla porte della società bruzia per chiedere conto dei propri stipendi), la questione degli steward (il malcontento per i mancati pagamenti covava da tempo sotto la cenere, fino a venire fuori nei giorni scorsi e sfocerà nella protesta di domani). Il campo, seppur la squadra stia facendo un campionato normale, ha dato la mazzata finale, complice quel -4 che ha di fatto vanificato le imprese dei rossoblù contro corazzate del calibro di Cremonese e Sampdoria, tanto per citare gli esempi più eclatanti.
Il “fantasma” Ursino
In tutto questo scenario, stona e non poco la presenza senza infamia e senza lode del dg Beppe Ursino, arrivato in riva al Crati con i gradi di dirigente in grado di far da trait d'union tra la società, l'area sportiva e l'ambiente rossoblù. Di lui però, al momento, si ricorda solo la conferenza iniziale in cui era stato annunciato il riscatto di Tutino. Poi il nulla, o quasi, se si esclude l'incontro istituzionale con l'Ordine dei giornalisti. Al momento, una grande delusione. A volte anche una parola rassicurante può fare la differenza, ma dalla sua bocca non è uscito nulla. La speranza è che, prima o poi, salga in sella come ha saputo fare a Crotone, essendo stato uno degli artefici principali del miracolo pitagorico.
Le tante domande
Ci sono poi i tanti (troppi interrogativi) senza risposta. Ufficialmente si sa da stasera, leggendo i comunicati del Comune e della Società, che in seno al Cosenza c'è un'amministratrice pro tempore (Rita Scalise). La stessa che si sta rapportando con chiunque si affacci dalle parti della sede per chiedere conto di situazioni pregresse. Quelle stesse che sono state tirate in ballo nelle due note ufficiali. Si parla di pendenze legate al passato? Già, ma prodotte da chi, dato che alla guida della Società da 14 anni c'è il presidente Guarascio?
Alvini e la squadra
Il clima da funerale, il chiacchiericcio preoccupato della città dei bruzi e i musi lunghi vengono alimentati - come detto - dalle condizioni precarie di classifica. La sensazione è che, in questa fase, l'unico appiglio siano proprio Alvini e la squadra che sono andati al di là delle proprie possibilità. Ed è proprio a loro che bisognerà affidarsi per tirarsi fuori dai guai. Perché stavolta la buona stella che accompagna da anni il patron Guarascio sembra essersi distratta. La sensazione è che le vie del Signore... siano finite.
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