Il confronto del “Rigamonti” metterà di fronte due squadre che quasi giunte al primo terzo di campionato non hanno fatto del possesso palla la principale ricetta del proprio gioco. Il Cosenza fin qui ha avuto una media del 48.9%. Soltanto in tre circostanze i silani hanno mantenuto il controllo del gioco per un tempo superiore rispetto all’avversario in questo campionato e in due di queste non è bastato per andare a segno. Il collettivo bruzio, infatti, è rimasto all’asciutto sia contro lo Spezia (62%) sia contro il Sudtirol (66%). Ha trovato il gol invece contro il Bari quando ha chiuso con il 51% del possesso. Un dato, tuttavia, sul quale ha influito molto l’espulsione di Lella all’inizio del secondo tempo (i Lupi erano arrivati all’intervallo con il 40%). Al “San Nicola”, il gol è arrivato allo scadere su palla inattiva, con il rigore trasformato da Fumagalli.
In vista di sabato, i rossoblù potrebbero ritrovarsi a dover vivere un pomeriggio in cui conteranno molto la pazienza e la precisione nel fraseggio perché il Brescia – al pari del Cosenza – ha sempre evidenziato la tendenza di sentirsi maggiormente a suo agio quando il pallone lo hanno avuto gli avversari. Si preannuncia pertanto un interessante duello a scacchi tra i due tecnici, chiamati ad elaborare le mosse per sorprendere il rivale.
I biancazzurri hanno tenuto la sfera per il 47.2%. In quattro casi, i bresciani hanno governato il gioco ed in tutti e quattro hanno perso (Cittadella, Reggiana, Pisa e Cesena). Le Rondinelle, inoltre, sono la formazione che ha ricercato più volte il lancio lungo. Il gruppo di Maran primeggia in questa statistica ed è anche quella che meno di tutti è ricorsa a passaggi corti.
Al “Rigamonti”, il Cosenza ritroverà anche due vecchie conoscenze: Gennaro Borrelli e Renzo Castagnini. L’attaccante classe 2000 è arrivato in riva al Crati all’inizio della sua traiettoria in serie B, riuscendo a ritagliarsi poco spazio con Roberto Occhiuzzi. Il calciatore cresciuto nel settore giovanile del Pescara ha fatto poco per mettersi in mostra con la casacca silana. Così, dopo appena tre presenze tra campionato e Coppa Italia ha chiuso il suo prestito con i rossoblù e si è trasferito in serie C alla Juve Stabia. Soltanto una volta è stato schierato titolare nel suo breve percorso bruzio ed è avvenuto proprio nel match contro il Brescia. Con i biancazzurri ha affrontato per due volte il Cosenza da avversario, nel passato torneo, ed in entrambe le circostanze è riuscito a centrare la vittoria, pur non lasciando il segno. Dopo i 9 centri del torneo scorso, adesso ha firmato due gol in questo campionato. I rossoblù dovranno prestare attenzione all’ex con il dente avvelenato.
Ci sarà poi Renzo Castagnini, che con il club silano ha vissuto due diverse fasi, la prima da calciatore tra il 1987 e il 1990, quando contribuì a riportare la squadra in serie B, e la seconda, molto meno fortunata, da direttore sportivo, da luglio 2010 fino alle dimissioni di gennaio 2011.
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