
Brucia tantissimo la sconfitta con il Frosinone di sabato pomeriggio. Il passo falso interno ha interrotto la lunga striscia utile e fatto precipitare il Cosenza in terzultima posizione. Due fattori che hanno riaccompagnato i rossoblù nelle tenebre. Immediatamente, quanto di buono fatto negli ultimi due mesi è stato cancellato. I silani, contro i giallazzurri, hanno pagato l’autorete di Martino, originata da un intervento con ogni probabilità troppo energico di Marchizza su Ricciardi. Al termine del match, Alvini ha inoltre fatto notare il tocco di mano di Monterisi sulla linea di porta, in seguito ad una parata di Cerofolini su Rizzo Pinna. Due episodi che hanno pesato sul risultato finale ma che non devono far terminare in secondo piano la brutta prova offerta dal Cosenza in un confronto estremamente delicato ed importante. Al “Marulla” sono troppe le partite trascorse senza vittoria. La sconfitta contro i laziali ha acuito le difficoltà casalinghe dei Lupi, che quantomeno ora sperano di essere favoriti dalla collaborazione del calendario, che offre due gare consecutive in trasferta.
I rossoblù, contro il Frosinone, sono tornati a disputare una partita scialba, come era da tanto che non accadeva. I ciociari hanno chiuso ogni varco alla squadra bruzia che ha fatto molta fatica a risultare pericolosa dalle parti di Cerofolini. Micai e soci si sono esposti alla possibilità di essere colpiti anche in altri casi ma il risultato non è diventato più severo per effetto dei quattro pali timbrati dai frusinati e dalle due parate realizzate dal numero uno di Mantova.
La ferita provocata dalla sconfitta di sabato dovrà essere cicatrizzata in fretta in un mese importante e che condurrà al derby interno con il Catanzaro prima della chiusura dell’anno solare a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Per il Cosenza, pertanto, si pone l’esigenza di reagire immediatamente al cazzotto subìto, facendo riferimento a determinazione, rabbia e sacrificio, le doti che in questi primi mesi di campionato hanno consentito ai silani di rimanere a galla malgrado una dura penalizzazione.
In vista del match del “Manuzzi” toccherà ad Alvini decidere se rivedere alcune scelte oppure proseguire con la formazione che prima di sabato è stata capace di regalare qualche gioia alla tifoseria. Contro il Frosinone, comunque, sono stati diversi i giocatori che si sono espressi al di sotto della sufficienza. In particolare, Martino è incappato in una serata da incubo alla quale non è riuscito ad opporsi neppure con la sua consueta applicazione e grinta. Il modenese, dopo una buona chiusura su Ambrosino, ha causato il gol avversario con un intervento difettoso di testa. Si è poi “macchiato” di altre ingenuità, come quella che nel finale ha lanciato in campo aperto Kvernadze. In difesa restano in attesa di una chance Venturi e Camporese. L’allenatore toscano è chiamato a compiere riflessioni anche dal centrocampo in su. L’attacco ha chiuso a secco, qualcosa che non accadeva dal 19 ottobre, al termine di una fase in cui il Cosenza aveva prodotto un solo gol (con il Bari) in quattro partite (all’asciutto anche con Sassuolo e Sudtirol).
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