L’ultimo turno del 2024 ha prolungato il momento negativo del Cosenza. Dopo una fase favorevole, i rossoblù di Massimiliano Alvini hanno conquistato soltanto un solo punto degli ultimi quindici disponibili. Nessuna ha fatto peggio dal 7 dicembre in poi. Un mese terribile per i silani, scivolati da soli in coda alla graduatoria. Una classifica che preoccupa sempre di più. Il Cosenza è scivolato a tre lunghezze dalla zona playout e a sei dalla permanenza diretta. Davanti ci sono formazioni come Salernitana, Frosinone e Sampdoria, club partiti con altre ambizioni e che proveranno a sfilarsi fuori rapidamente dalla zona bassa. Ad aumentare i cattivi pensieri intorno ai Lupi è il clima che si è creato principalmente nell’ultimo mese, con eventi al limite del grottesco e che hanno riportato l’astio tra la società e la tifoseria ai massimi livelli. Con il Natale reso amaro dai costi dei biglietti del derby e dalle dimissioni del direttore generale Beppe Ursino, il fine d’anno si è confermato avaro di gioie per l’ambiente bruzio.
La squadra ha bisogno di rinforzi ma è alto anche lo scetticismo intorno alle possibilità economiche del club. La rosa ha bisogno di essere potenziata in ogni linea. Servono giocatori di esperienza, come ha osservato Massimiliano Alvini al termine del match del “Mapei Stadium”. Il tecnico, con il Sassuolo, ha schierato due 2004 (Cimino e Charlys) e quattro 2002 (Dalle Mura, Kourfalidis, Ciervo e Florenzi).
In riva al Crati, in poche parole, sono tornati a risuonare prepotentemente i sistemi d’allarme del passato, stagioni vissute con il fiato in gola fino agli istanti finali. La penalizzazione gioca un ruolo capitale nella condizione di graduatoria ma non deve diventare un alibi perché a nulla servirebbe tirare in ballo i quattro punti sottratti dal Tribunale Federale. Sulle violazioni amministrative nelle prossime settimane si esprimerà anche il Collegio di Garanzia del Coni. La sentenza definirà la classifica del Cosenza, segnando nuove intense settimane di trepidazione e pathos.
A Reggio Emilia, la squadra ha interpretato bene la gara per quasi tutto l’incontro. Il piano di Alvini ha creato grosse difficoltà al Sassuolo, capace di risolvere ugualmente la partita nel finale sfruttando la qualità dei suoi singoli e gli errori del team bruzio costretto a leccarsi le ferite per non essere riuscito a cavare neppure un punto dalla trasferta contro i neroverdi. Aumentare la qualità globale dell’organico ma soprattutto aggiungere esperienza sono fattori chiave per risolvere a proprio favore sfide come quelle di domenica. Affidarsi esclusivamente allo spirito di abnegazione dello spogliatoio potrebbe risultare insufficiente per sopravvivere alle difficoltà di un torneo che nel prosieguo del girone di ritorno, come sempre avviene, diventerà ancora più complicato.
Il primo nome caldo per il mercato in entrata nel frattempo è quello dell’attaccante classe 2002 Gabriele Artistico, alla Juve Stabia nella prima parte della stagione ma di proprietà della Lazio.
Cosenza, il crollo di dicembre
La classifica è sempre più preoccupante. Si punta all’attaccante Artistico
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