La sosta permette di riflettere e liberarsi delle difficoltà accumulate nell’ultimo periodo. Il Cosenza da questo pomeriggio torna al lavoro con la consapevolezza che per mantenere la categoria nei prossimi quattro mesi di campionato devono scavalcare quantomeno tre squadre per l’obiettivo minimo della salvezza mediante playout, una roulette assaporata dalla squadra rossoblu pure nei campionati 2021-2022 (capitolo risolto con la doppietta di Larrivey contro il Vicenza) e 2022-2023 (gol di Nasti nel match d’andata con il Brescia e poi 3-0 a tavolino per i disordini causati dai sostenitori biancazzurri al “Rigamonti”).
Il pari con il Catanzaro, unico risultato positivo in mezzo ad una sfilza di quattro sconfitte, non è bastato da solo a oscurare la flessione verticale. Alla ripresa del torneo, i rossoblù hanno tre gare consecutive molto delicate al “Marulla”. Tre partite dall’alto valore specifico che se da un lato possono rimettere i Lupi pienamente in carreggiata per la permanenza, dall’altra possono allontanarli dalle rivali. Per un’inversione decisa è fondamentale vincere, qualcosa che al Cosenza manca da ormai quasi due mesi. L’approccio alle sfide dovrà essere tambureggiante, qualsiasi errore può compromettere la strada. Accumulare altri pareggi servirebbe a poco. Dopo le prime venti giornate il quartultimo posto è distante 3 lunghezze mentre per la salvezza diretta bisogna allungare lo sguardo di altre tre spanne. La storia recente insegna che il Cosenza è abituato a questo tipo di missioni impossibili.
Vietato fallire. Il match con il Sassuolo prima della fine del 2024 ha riservato una clamorosa delusione al team bruzio. Il vantaggio siglato da Venturi in apertura di secondo tempo ha consentito di cullare a lungo un risultato ad effetto in casa della capolista. Moro e Lipani, però, prima del fischio finale hanno trasformato la felicità in scoramento e rabbia. La stessa espressa da Alvini in conferenza stampa. L’allenatore, in questi giorni, tornerà certamente su quanto accaduto al “Mapei Stadium” per mettere nel mirino il prossimo lungo giro di partite.
Tra questo mese di gennaio e l’inizio di febbraio, il discorso salvezza si farà molto interessante in riva al Crati. Il primo avversario in ordine di tempo a giungere al “Marulla” sarà il Mantova. I lombardi marcano il confine della permanenza in cadetteria. Dopo la trasferta di Cremona, il Cosenza tornerà davanti ai suoi tifosi per sfidare il Cittadella, altra squadra pienamente coinvolta nei giochi di coda. Anche i veneti, come i mantovani, stazionano a 23. Vincere entrambe le partite casalinghe significherebbe accorciare tantissimo sulle rivali. Due partite che possono tornare a coinvolgere i Lupi in modo perentorio per la salvezza diretta.
Il terzo impegno da non sottovalutare, dopo il match di Genova contro la Sampdoria, altro cruento duello per le dinamiche della parte meno nobile della graduatoria, sarà quello contro la Carrarese. Avversario contro cui i rossoblù sono usciti sconfitti due settimane fa al termine di un confronto che li ha visti competere per lungo periodo in inferiorità numerica a causa dell’espulsione di Florenzi per doppia ammonizione.
La “rivincita” giunge molto velocemente. Il Cosenza deve ambire al massimo per rilanciare la sua candidatura. L’imperativo in queste gare diventerà più che mai vincere. Un filotto di risultati pieni è la strada più comoda per tornare a respirare ed allontanare i nuvoloni neri che da un po’ di tempo a questa parte si stanno addensando intorno al club silano.
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