Il Cosenza continua a restituire un’impressione, quella del «vorrei ma non posso». La squadra di Alvini profonde il massimo sforzo nel tentativo di migliorare la classifica ma da ormai due mesi non riesce a vincere. L’ultimo successo è lontano oltre due mesi (9 novembre a Brescia), al “Marulla”, poi, il digiuno resiste addirittura da settembre (2-1 alla Sampdoria). Raggiungere la salvezza di questo passo è praticamente impossibile. Specie se si cestinano due reti di vantaggio come fatto domenica contro una rivale diretta come il Mantova. Il pari ha lasciato i Lupi nella stessa condizione di prima ma soprattutto ne ha segnato il ritardo negli scontri diretti contro i virgiliani che hanno dovuto fare poco per riprendere un match che dopo 25 minuti sembrava in assoluto controllo dei rossoblù, avanti con Artistico e Florenzi. Questi due hanno rappresentato le note migliori dell’ultimo confronto. L’attaccante romano ha disputato un’ottima partita, non solo per il gol quanto pure per il lavoro spalle alla porta compiuto. Si candida dunque a rivestire un ruolo importante nella seconda parte del campionato. Così come il centrocampista sardo, uno dei pochi capaci di vivere puntando l’avversario e creare superiorità. In diverse circostanze ha imbastito i pericoli principali creati dalla formazione bruzia. Dopo lo slalom per l’assist all’ex Juve Stabia, ha segnato personalmente il raddoppio ma questa volta lo ha fatto sotto la Nord “Catena”, sempre al “Marulla”. I silani hanno però confermato di non riuscire più a difendere la propria porta. La difesa, che si appresta a perdere Camporese – che attende di formalizzare il suo trasferimento al Milan Futuro, in serie C – è stata condannata anche dalla grave leggerezza commessa da Kouan, non nuovo ad uno strafalcione del genere. Un calo di concentrazione dell’ivoriano era costato carissimo anche in occasione del match interno con la Juve Stabia. Anche lì, la disattenzione è costata la possibilità di raggiungere i tre punti.
La presa di posizione. Durante il minuto di raccoglimento per osservare le scomparse di Agroppi e Cudicini si sono registrati improperi nei confronti di Guarascio. Ieri la società silana ha fatto sapere che «stigmatizza il comportamento di chi si è reso protagonista di una mancanza di rispetto nei confronti delle due personalità decedute, dei loro familiari e dell’intero mondo dello sport, non osservando il dovuto silenzio. Un gesto deprecabile che lede l’immagine della Società e dei suoi rappresentanti, offende l’intera comunità e denota un deficit di sensibilità evidenziando un pericoloso arretramento dei canoni sui quali si fonda la civiltà». «Il Cosenza – conclude la nota – si dissocia dal gesto e da ogni altra forma di comportamento irrispettoso che turbi momenti dedicati al ricordo e alla commemorazione». Il patron silano domenica è sembrato molto nervoso sia per i cori ricevuti dalla tifoseria ma anche per i recenti risultati. Il calo di rendimento e la crisi di risultati ha avviato le sue riflessioni sulla posizione di Alvini, che gode della fiducia incondizionata della squadra. Il futuro dell’allenatore toscano è legato ai prossimi risultati. Un miglioramento della classifica aiuterebbe il patron di uscire “dall’angolino”, nel quale è terminato a causa di alcune decisioni personali molto azzardate, impopolari e autoritarie (come la disattivazione dei commenti sui social). Anche le altre difficoltà emerse all’interno del club non contribuiscono a rendere l’ambiente sereno.
Ripresa. I rossoblù sono tornati immediatamente in campo per preparare la sfida contro la Cremonese. Una trasferta molto complicata in cui Alvini dovrà rinunciare per squalifica certamente a Kourfalidis e Kouan. Il tecnico avrà pertanto scelte limitate a centrocampo. Quest’ultimo è il reparto che presenta maggiormente l’urgenza di un intervento per risolvere le lacune emerse durante l’arco della stagione. Per la sfida dello “Zini” sarà sicuramente out anche Riccardo Ciervo.
Cosenza, la chimera della vittoria. E la difesa è sempre più perforabile
Il club stigmatizza i cori dei tifosi durante il minuto di raccoglimento
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