
La partita di domenica pomeriggio sarà un test molto importante per Nicola Belmonte e Pierantonio Tortelli, imbattuti fin qui contro Modena e Reggiana. Il derby rappresenta la prova del nove. Si tratta dell’esame-verità sul futuro prossimo del Cosenza: sbancare il “Ceravolo” aprendo probabilmente la corsa salvezza oppure lasciare partire un altro treno senza salire a bordo. La tifoseria si affida al nuovo condominio della panchina per raddrizzare un campionato complicato. Le prime due partite hanno restituito l’immagine di una squadra che ancora vuole lottare su ogni pallone nel tentativo di cambiare il finale di una storia che in questi mesi ha sempre dato la sensazione di muoversi verso un esito annunciato. I quattro punti sommati negli ultimi 180’ hanno restituito un pizzico di fiducia ed è per questo motivo che la tifoseria domani pomeriggio farà sentire il suo calore al gruppo silano prima della partenza.
Per Belmonte e Tortelli, quattro punti in due gare, la media di due a partita. Ovviamente è troppo presto perché sia reputata consolidata ed attendibile ma sarebbe quella di cui ha bisogno il Cosenza per sperare di guadagnarsi un posto nei playout. In questo momento se potrebbe risultare azzardato guadagnarsi un supplemento per sperare ancora nella permanenza, utopico appare pensare ad una salvezza diretta. Questo malgrado in sostanza, non ci sia troppa differenza in questo momento tra il quintultimo posto e la salvezza diretta. E malgrado lo spogliatoio bruzio cerchi ispirazione nel miracolo compiuto appena cinque anni fa. L’obiettivo, tuttavia, è viaggiare per step ed il primo è quello di portarsi in scia quantomeno di una rivale. In chiave psicologica, pertanto, non sarà la stessa cosa giocare prima di tutte le altre come è successo venerdì scorso, quando contro la Reggiana si è scesi sul terreno di gioco per l’anticipo, rispetto a domenica quando il Cosenza scenderà in campo conoscendo tutti i risultati delle sue avversarie. Ma anche questo aspetto potrebbe rappresentare uno stimolo in più, dal momento che il calendario propone ad esempio tre scontri diretti che possono stimolare la fame dei Lupi (nell’ordine, Frosinone-Brescia, Reggiana-Sampdoria e Sudtirol-Carrarese) e Salernitana e Mantova siano impegnate entrambe in trasferta (rispettivamente contro Bari e Pisa).
Per dare la caccia alle rivali, Belmonte e Tortelli devono decidere se fare riferimento su tutti i membri della rosa oppure mantenere nella dinamica soltanto un numero leggermente più ridotto di giocatori in piena forma. Nelle prime due partite hanno fatto riferimento su diciotto calciatori differenti, 17 di movimento oltre a Micai. Non ha trovato neppure un minuto Florenzi ma dal sardo ci si aspetta un contributo prezioso nelle nove partite conclusive. E poi c’è un’altra batteria di elementi di movimento della rosa fin qui senza minuti: Hristov, Martino, Kourfalidis, Ricci e Novello. Per il rush finale è fondamentale la coesione totale, di chi scende in campo con costanza ma soprattutto di chi resterà fuori mantenendo comunque alto il livello d’attenzione dei titolari.
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