
Sulle sponde del Crati si continuano ad attendere nel frattempo novità sul fronte societario. Nonostante gli abboccamenti che si sarebbero registrati in questi mesi, ancora nessuna negoziazione è evoluta al punto da essere chiusa.
A due settimane dal 6 giugno, pertanto, tutto si muove a fari spenti. Il tempo farà chiarezza, forse anche più dei comunicati di Eugenio Guarascio, ancora fermi al 14 maggio. Il presidente silano – che anche in questa circostanza ha dimostrato scarso rispetto nei confronti della stampa e della città evitando un confronto duro e diretto in conferenza – è consapevole che qualora dovesse restare al timone continuerebbe a risultare inviso alla piazza. Ma, intanto, non si registrano fatti o atti concreti.
Mugugni e stadio vuoto
Le ultime contestazioni concertate dalla tifoseria durante le partite casalinghe sono state eclatanti. E anche il prossimo sarebbe un anno molto caldo se non dovesse muoversi nulla. Un clima di tensione del quale non gioverebbe nessuno. Prima di tutti a risentirne sarebbe la squadra.
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