In riva al Crati la settimana appena cominciata dovrebbe essere quella destinata a fare chiarezza sul nuovo direttore sportivo, una nomina nevralgica dalla quale poi ci si muoverà per programmare gli altri pezzi sportivi destinato a creare un incastro complessivo con cui approntare la prossima stagione.
Nell’arco di 10-14 giorni, il Cosenza è chiamato a sciogliere le riserve anche sull’allenatore per poi ufficializzare l’inizio del ritiro. Altre figure di secondo piano ma di raccordo delle varie aree dovranno essere sistemate per rendere la macchina ben oliata.
Il cambio di proprietà, invece, sembra essere destinato a restare una chimera. Quattro mesi di illusioni generate da comunicati che si sono rivelati fumosi. Parole che ora risuonano come il disperato arrocco del presidente rossoblù per evitare il confronto in sala stampa e prendere tempo con la tifoseria, che ormai da mesi è tornata a pigiare forte il pedale della contestazione, soprattutto in occasione delle partite interne disputate dai rossoblù.
Da alcune settimane lo smartphone di Guarascio è al centro di un triangolo tra chiamate effettuate e altre ricevute. Tanti contatti. Il massimo dirigente silano ha parlato tra gli altri con Fabio Massimo Conti e Domenico Roma.
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