La passione per il Cosenza, soprattutto negli ultimi anni, è stata messa a dura prova. Perché il patron Guarascio ha giocato con i sentimenti del popolo rossoblù. E lo sta facendo da anni, è sotto gli occhi di tutti. Sia chiaro, le salvezze conquistate all'ultimo assalto (tante, troppe) ha regalato gioie ai supporter del Cosenza, ma alla lunga si è trattato di soddisfazioni effimere che si sono consumate nel giro di poche settimane. Giusto il tempo di rendersi conto che l'anno successivo sarebbe stato il solito: casting infiniti, dubbi, mercato al risparmio, comunicazione con l'esterno ridotta al lumicino, allenamenti blindati, ecc. ecc. Di nuovo, rispetto alle annate di passione (intesa più come Via Crucis che come sentimento viscerale) precedenti, c'è stata la penalizzazione, che alla fine si è rivelata l'anticamera della retrocessione.
L'incontro di oggi pomeriggio
Una parte della tifoseria cosentina (l'incontro avrebbe meritato una cornice di pubblico migliore) si è ritrovata a pochi passi da Palazzo dei bruzi per fare il punto della situazione. L’era Guarascio è al tramonto da tempo, ma l’unico a non accorgersene è proprio l’attuale patron. L’incontro in piazza ispirato dall’associazione “Cosenza nel cuore” è stato proprio l’occasione per confermare il punto di vista dei tifosi, della stampa, dei rappresentanti delle Istituzioni, della gente comune. La speranza dei cosentini è che la trattativa in essere con l’imprenditore di origine cosentina Oliva possa andare in porto, ma aleggia tanto scetticismo unita alla sensazione che Guarascio resti al timone, anche nell’anno successivo alla retrocessione. “Guarascio, vattene!” è stato comunque il leitmotiv dell'incontro.
Il punto sulla trattativa
Come si dice in questi casi: filtra ottimismo sul passaggio dell'80% delle quote societarie (il 20% resterebbe al patron formalmente solo per questioni burocratiche, ma sarebbe un antipasto di disimpegno completo) in mano all'imprenditore di origine cosentina Vincenzo Oliva, che subentrerebbe in sella al Cosenza insieme a un gruppo di imprenditori modenesi. Una cosa è certa: non si potrà andare oltre il 30 giugno. Oliva e soci hanno già l'ok di massima del tecnico Bisoli che tornerebbe a Cosenza volentieri. Meno salda, nelle ultime ore, la candidatura di del ds Daniele Faggiano, “bloccato” da quasi tre settimane ma adesso corteggiato in maniera spudorata dalla Salernitana che potrebbe bruciare i rossoblù sul tempo già a brevissimo.
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