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La “Primavera del cinema italiano” a Cosenza? Un Festival da Oscar

Dopo 9 giorni di proiezioni, incontri, dibattiti, possiamo parlare e raccontare di una kermesse di grande successo. Un pubblico numerosissimo ed entusiasta ha animato a Cosenza tutti gli eventi della “Primavera del Cinema Italiano – Premio Federico II”. Ogni giorno. Partecipando attivamente anche ai dibattiti post proiezione con autori e registi.
Se dovessimo scegliere una cartolina per immortalare questa decima edizione della Primavera, senza dubbio opteremmo per la notizia che ha colto Matteo Garrone proprio a Cosenza: qualche minuto prima di salire sul palco e incontrare il pubblico che stipava il cinema Citrigno, ecco la lieta novella: «Io capitano» è il film italiano scelto per concorrere alla cinquina del miglior film internazionale nella notte degli Oscar. Ma è stata solo la ciliegina su una torta davvero gustosissima.
«Il bilancio del Festival è straordinariamente positivo – afferma con convinzione il direttore artistico Massimo Galimberti – l'accoglienza da parte del pubblico di Cosenza e calabrese è stata eccezionale. Devo aggiungere che, grazie a un'organizzazione estremamente professionale, siamo stati in grado di recuperare il meglio del cinema italiano, conferendo prestigio e valore alla produzione contemporanea. E dimostrando che il cinema italiano è ancora vivo, vigile, entusiasmante e soprattutto capace di attrarre un pubblico che, nonostante le parole, è sempre presente».
Il direttore artistico ha poi messo in evidenza come la Calabria Film Commission, insieme con le altre Film Commission nazionali e regionali, svolga un ruolo cruciale nello sviluppo del cinema, non solo a livello locale ma anche nazionale. E si sia dimostrata estremamente attenta al cinema contemporaneo che, grazie alla creazione di una rete di interazioni, può riuscire a valorizzare, attraendo risorse internazionali.
Molto contento anche il patron della Primavera e presidente dell’Anec Calabria, Pino Citrigno. «È stato bello avere a Cosenza tanti nomi illustri del cinema italiano – ha detto Citrigno, visibilmente emozionato – a cominciare da Massimo Cantini Parrini, il più grande costumista italiano, con ben cinque David di Donatello. E sono felice di aver portato un po’ di fortuna al mio amico Matteo Garrone. Sabato sera è stato uno spettacolo indimenticabile… nello splendido teatro di tradizione della città, il Rendano, abbiamo ascoltato tutti con molta attenzione le parole di Roberto Andò, fresco vincitore di un David di Donatello, Mario Martone, Francesco Di Leva, anch'egli premiato con il David di Donatello, Edoardo Leo, Giorgio Verdelli. E poi la guest star, il cui nome abbiamo tenuto nascosto fino all'ultimo: Alessandro Borghi». Anche Citrigno, poi, ha speso parole di elogio e un sentitissimo ringraziamento all’impegno profuso dalla Calabria Film Commission, alla quale attribuisce gran parte del merito per il ritorno della Primavera del Cinema.
«Abbiamo riportato Cosenza sotto i riflettori del cinema nazionale – ha continuato Citrigno – come facevamo negli anni passati, e i risultati sono evidenti. Vedere le sale affollate è una grande soddisfazione per me che lavoro nel settore da più di trent'anni. Il mio obiettivo è sempre stato quello di portare il pubblico in sala, perché penso che un film meriti di essere visto da tutti. Ci sono molte possibilità e motivazioni per avvicinare il pubblico, e in questo senso il nostro festival ha funzionato benissimo come promozione del cinema: le sale erano piene anche in occasione delle repliche. Il cinema internazionale – ha quindi concluso il presidente dell’Anec Calabria – sta attraversando una crisi di idee, ma le manifestazioni come la nostra possono essere uno stimolo per gli spettatori a tornare ad appassionarsi al cinema e per gli addetti ai lavori a capire come riportare il pubblico nelle sale».
Compiacimento ha espresso pure Anton Giulio Grande, commissario straordinario di Calabria Film Commission, presente alla serata finale ed estremamente soddisfatto dello straordinario risultato di pubblico e della caratura degli ospiti intervenuti ad arricchire lo spettacolo. «È stato un ritorno trionfale con la partecipazione di numerosi protagonisti del cinema d'autore. La Primavera del Cinema italiano – ha sottolineato Grande – fa parte dei festival che ci hanno dato maggior soddisfazione insieme alle altre 17 manifestazioni sostenute e alle 11 rassegne culturali. Questo deve essere motivo di orgoglio per la Calabria Film Commission e per la Regione Calabria che lavora per stimolare un comparto sempre più attivo e in crescita».
Il commissario non ha mancato di sottolineare la speranza che questo festival, assieme alle numerose altre iniziative finanziate e supportate dall’organismo che presiede, possa superare i confini regionali e nazionali per far conoscere il nostro territorio, che potrebbe facilmente diventare una location per produzioni cinematografiche. Perché si è detto fermamente convinto che il cinema è cultura e che dare una nuova impronta sia al cinema sia alla cultura è fondamentale. «La kermesse – ha concluso – ha superato i risultati sperati, raggiungendo un livello eccezionale, non solo dal punto di vista cinematografico, ma anche culturale».
Nel frattempo, incalzato dai cronisti, l’instancabile Pino Citrigno ha annunciato che dopo un meritato – e breve – riposo si inizierà a pensare all’XI edizione…

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