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Appalto per il "Volo dell'Arcangelo" ad Albidona, in tre a giudizio

Tribunale Cosenza

Volo dell'Arcangelo, rinviati a giudizio tecnici e commissari ad Albidona, nel Cosentino. A finire nei guai sono R. L. ingegnere, già responsabile dell’ area tecnica del comunale, presidente della Commissione aggiudicatrice dell'appalto e responsabile unico del procedimento, l’architetto A. B. e il dottor R. T. entrambi componenti della Commissione.

Tutti, a leggere il decreto emesso dal Gip del Tribunale di Castrivillari, Teresa Reggio, dovranno rispondere in quanto "imputati in concorso tra loro e nell’esercizio delle proprie funzioni adottavano la Determina numero 82 del Registro Generale del 24 febbraio 2015 di aggiudicazione definitiva dei lavori a favore dell’Impresa di Costruzioni Mirabelli Gianfranco di Rende- si legge ancora nel dispositivo emesso dai togati della città del Pollino - così arrecando intenzionalmente a quest’ultimo un ingiusto vantaggio consistente nell’aggiudicazione dell’appalto secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa".

A ricorrere alla magistratura contro l'atto di affidamento dell'appalto erano stati l’Impresa Ital-Costruzioni e l’Impresa Gaia Immobiliare entrambe con sede a Trebisacce.

L'opera non è mai andata in funzione perché da anni è posta sotto sequestro preventivo. Il Parco Avventura e la teleferica zipline – Volo dell’Arcangelo realizzati, attraverso un finanziamento di 460 mila euro, nell’ambito del progetto per la valorizzazione del Rer dell’Alto jonio cosentino – Pisl Sibaris Terra d’Incanto, Mare Cultura e Natura nel territorio albidonese è ferma sin dalla sua realizzazione.

Era stato proprio il sindaco Filomena Di Palma, poco tempo dopo la sua elezione, a rendere pubblica la notifica da parte dei Carabinieri forestali del relativo decreto del Gip castrovillarese. Mettendo peraltro in evidenza, che si trattava di lavoro e fatti precedenti alla sua amministrazione comunale. "Allo stesso tempo – aveva detto Di Palma – ritenendoci parte lesa rispetto a fatti e contestazioni oggetto d’indagine non esiteremo a costituirci parte civile”.

Alla base del provvedimento giudiziario, come detto, ci sono denunce di irregolarità relative sia alla gara per l’aggiudicazione espletata con la passata gestione amministrativa sia all’esecuzione ed ubicazione e completamento dei lavori iniziati con la precedente giunta municipale e consegnati formalmente nel mese di settembre 2016 all’attuale esecutivo cittadino che si era insediato solo nel precedente mese di giugno.

“Nel ribadire la massima fiducia nel lavoro della magistratura- aveva dichiarato il sindaco – non possiamo non sottolineare in questa sede, al di là di ogni altra valutazione che non ci compete, il grave danno di immagine ed economico che oggettivamente ne deriva all’Amministrazione Comunale ed all’intera comunità, soprattutto per le tante attese riposte in quello che era e rimane un progetto di complessivo rilancio turistico di Albidona e del territorio. L’auspicio mio personale e della Giunta, ma ritengo quello di tutti i nostri concittadini – aveva continuato – è quello che l’iter giudiziario in corso per arrivare all’individuazione di tutte le eventuali responsabilità sottese al provvedimento possa svolgersi in tempi celeri, in modo da ridurre gli effetti negativi di uno stop prolungato al bando per la gestione della struttura la cui pubblicazione era imminente e, quindi, per la fruizione dell’infrastruttura.

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