L’ex consigliere regionale Franco La Rupa e l’allora consigliere comunale Marcello Socievole torneranno davanti al Tribunale della Libertà. La Cassazione smonta il Riesame e accoglie pienamente il ricorso del procuratore capo di Paola Pierpaolo Bruni.
Secondo le indagini La Rupa e Socievole avrebbero minacciato un giovane affinché la sua fidanzata e i suoi suoceri votassero per Socievole, altrimenti alla ragazza non sarebbe stato rinnovato il contratto di lavoro in una scuola materna gestita dal Comune e affidata a una cooperativa. I due erano accusati anche di estorsione e (solo Socievole) di tentata violenza privata.
L’attività investigativa ha fatto emergere come le persone coinvolte, nel corso della campagna elettorale per le elezioni del giugno 2017 che ha portato all’elezione del sindaco e del consiglio comunale di Amantea, abbiano secondo l’accusa esercitato pressioni: Socievole come candidato poi eletto e La Rupa quale sostenitore della relativa coalizione elettorale, nei confronti di un giovane per indurre la fidanzata e la sua famiglia a votare per Socievole. Il Riesame aveva riconosciuto la corruzione elettorale ma non l’estorsione. Adesso la Suprema Corte riconosce tutta l’accusa e chiede un nuovo Riesame.
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