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Inquinamento tra Montalto e Rende, il caso approda a Bruxelles

Residenti di Montalto davanto al Consorzio valle Crati

Il problema dei cattivi odori nelle zone di Montalto e Rende arriva fino ai tavoli di Bruxelles. I membri dell’associazione ambientalista “Crocevia”, presieduta da Francesco Palummo, insieme ai residenti di Montalto Uffugo, hanno presentato una petizione sulla contaminazione di aria, acqua e terreni provocata dall’ex Legnochimica e dal depuratore Coda di Volpe di proprietà del Consorzio Valle Crati.

I documenti presentati lo scorso anno alla Commissione petizioni sono stati ritenuti degni di approfondimento al punto da indurre il Parlamento europeo a invitare i cittadini promotori a relazionare sulla mancata bonifica e la gestione delle criticità ambientali denunciate sul territorio rendese.

Ad esporre il caso ai parlamentari il portavoce di “Crocevia”, Roberto Senato, il quale ha spiegato come «in una zona ampia poco più di un chilometro e mezzo coesistono due bombe ecologiche che da anni compromettono la qualità della vita e flagellano la salute dei residenti».

Da qui, hanno preso vita le proteste fatte dagli ambientalisti e la petizione inoltrata al fine di fare intervenire le autorità nazionali competenti e alle istituzioni europee «per adottare una serie di provvedimenti urgenti a tutela della salute della popolazione che vive e lavora nell’area circostante agli impianti fonte di inquinamento».

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