La prima neve della stagione ha fatto capolino ieri notte sulle vette della Sila. Le cime di Botte Donato, Monte Curcio, Montenero, Montescuro, Pettinascura e sul versante dell’Ampollino erano ben visibili già all’alba ieri mattina. E i primi sentori s’erano avvertiti la sera prima, quando la temperatura è crollata a picco, raggiungendo anche meno tre gradi.
Nessuna arteria è stata interessata dalla coltre, tranne quelle delle vette che sono in prossimità delle punte. Bel colpo d’occhio, dicevamo, ma nessun disagio, tranne per i titolari di armenti che ormai non possono più procrastinare la transumanza prima di rimanere “bloccati” nel Gran Bosco d’Italia.
Con il calo termico, la prima neve e le gelate notturne, termina di fatto la campagna fungina che a causa dei tanti nubifragi non è stata per niente un’annata fruttuosa. I primi fiocchi, tuttavia, fanno ben sperare gli operatori turistici della Sila, perlopiù di Camigliatello e Lorica, che auspicano un Santo Natale all’insegna della neve: solo così potranno ricevere prenotazioni sino al pienone di Capodanno.
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