Un’udienza speciale esclusiva per rafforzare i legami con la tradizione greco-bizantina. L’Eparchia di Lungro, il prossimo 31 maggio alle 12 nell’aula “Paolo VI” del Vaticano, incontrerà Papa Francesco. Un nuovo grande appuntamento di fede per la diocesi greco-albanese lungrese nell’anno che suggella la festa del primo centenario dell’Eparchia, istituita da Papa Benedetto XV con la bolla “Catholici fideles”. Il vescovo di Lungro, monsignor Donato Oliverio, con grande gioia parla di «una grazia davvero speciale che il Papa ha voluto concedere alla nostra Chiesa».
Un evento storico che conferma l’attenzione che il Vaticano continua a riservare alla chiesa arbëreshe considerata una realtà ecclesiale che collabora dal punto di vista pastorale con le comunità di tradizione latina e rafforza sempre più la propria identità, facendo tesoro della loro millenaria tradizione bizantina. Le parole del vescovo Oliverio, del resto, riassumono l’entusiasmo che cui tutta la comunità diocesana si prepara all’incontro con Papa Bergoglio. «Rivolgo al santo padre il più filiale e sentito ringraziamento – commenta il presule arbëresh Oliverio - a nome della nostra Eparchia e invito a intensificare la preghiera al Signore per Papa Francesco, a preparare degnamente l’incontro con la sua persona e a vivere con sobrietà, semplicità letizia questa grazia straordinaria che il Signore ci ha dato».
L’udienza speciale del prossimo 31 maggio si aggiunge all’incontro del clero arbëresh con Papa Bergoglio a Sibari il 21 giugno 2014 e alle esortazioni di Papa Giovanni Paolo II, che incontrò papàs e fedeli dell’Eparchia di Lungro a gennaio del 2005 nel palazzo apostolico, in occasione del secondo Sinodo intereparchiale delle chiese bizantine, all’evento del 1984 celebratosi a Cosenza che sancì l’ammirazione del Vaticano per il clero dell’Eparchia di Lungro e alle cerimonie religiose officiate nell’abbazia di Grottaferrata nel 1979.
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