«In questi giorni abbiamo ascoltato più volte Giovanni Battista che nel deserto gridava e dava voce di speranza. Il deserto per definizione è il luogo di non vita, dove non c’è speranza.
Oggi molte persone vivono questo deserto morale, di valori, di incomunicabilità: penso ai tanti giovani che hanno tante speranze ma che si ritrovano senza qualcuno che dica loro una parola, che li faccia sentire protagonisti della loro vita». Sono parole che durante questi giorni di festa l’arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano, ha ripetutamente rivolto ai fedeli della chiesa Cosentina evidenziando che «il problema non sono i giovani, siamo noi adulti che non sappiamo e non riusciamo, forse per timore di disturbarli o forse perché non siamo nemmeno capaci di dare loro speranza, di coinvolgerli, di farli sentire protagonisti».
Seguendo la linea tracciata da monsignor Francescantonio Nolè, la chiesa Bruzia continua a celebrare il calendario delle solennità natalizie con la “festa della Santa Famiglia”, che si terrà domani con una serie di appuntamenti nella chiesa dello Spirito Santo.
Il 31 dicembre, a conclusione dell’anno civile, l’arcivescovo presiederà alle 17, la santa messa e il canto del “Te Deum” nell’antica cattedrale di corso Telesio.
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