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Cosenza, 30enne ricercatore si toglie la vita all'Unical

Intervenuto il 118, ma per il giovane non c'è stato nulla da fare

Una scelta che ha sconvolto gli amici, gli studenti, i colleghi. Il ricercatore universitario Arcangelo Malivindi, 30 anni, ingegnere di Oppido Mamertina, si è tolto la vita all’Unical dopo aver scritto un biglietto di addio. Il cadavere è stato ritrovato nel laboratorio “Materia”. Sull’accaduto la procura ha fatto compiere degli accertamenti sebbene non vi fossero dubbi sulla causa della morte.

“La notizia della tragica morte del nostro giovane ingegnere, ci ha sconvolto e addolorato”: così il rettore dell’Università della Calabria, Gino Mirocle Crisci, ha commentato la notizia del suicidio del trentenne. “Siamo attoniti di fronte a questa tragedia straziante e inaspettata - ha aggiunto - e a nome di tutta la comunità accademica vorrei stringermi alla famiglia, ai colleghi e agli amici di questo giovane, che era davvero molto amato e stimato da tutti”.

Sentimenti di cordoglio sono stati espressi anche dal Direttore del Dipartimento di Ingegneria meccanica, energetica e gestionale, Leonardo Pagnotta, presso il quale il giovane si era laureato e con il quale continuava a collaborare.

Leggi la versione integrale dell’articolo su Gazzetta del Sud – edizione Cosenza in edicola oggi.

 

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