Sanità malata e politica distratta in Calabria. Affonda il dito nella piaga il consigliere regionale del Partito democratico Carlo Guccione - come riporta la Gazzetta del Sud in edicola -.
Secondo Guccione il ministro della Salute Giulia Grillo avrebbe dovuto fermarsi un po’ di più a capire la realtà nostrana. «Nella visita lampo in Calabria, se avesse avuto il tempo di discutere e confrontarsi anche con le altre realtà della nostra regione, si sarebbe resa conto della gravità in cui versa tutto il sistema sanitario calabrese».
Il dem nota che «la Calabria è la regione d’Italia con la dotazione più bassa di posti letto per acuti che è pari a 2,46 per mille residenti contro un valore medio italiano di 3,15. Il tasso di posti letto totale è di 2,89 per mille, a fronte di un valore medio italiano di 3,74. Al dato già penalizzante dei posti letto per abitante, si deve aggiungere la situazione drammatica che si verifica in provincia di Cosenza. Se confrontiamo, infatti, i dati dei posti letto degli ospedali Spoke di Cetraro-Paola, Castrovillari e Rossano-Corigliano e dell’ospedale Hub di Cosenza, emerge che su un totale di 1465 posti letto per acuti assegnati dal decreto 64/2016 del Commissario per l’attuazione del Piano di Rientro, quelli che in realtà sono stati effettivamente attivati sono soltanto 1091. Mancano, dunque, 374 posti letto per acuti».
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