L'Azienda sanitaria di Cosenza macina record negativi. Ieri ha messo piede per la prima volta negli uffici di via Alimena il nuovo commissario straordinario Giuseppe Fico, il manager chiamato a occuparsi di un caso impossibile. Servirebbe un mago più che un manager per rimettere ordine nel garbuglio dell'Asp.
Il nuovo capo ha cominciato a guardare in mezzo alla galassia di carte tra vertenze, appalti e personale che rappresentano i temi caldi del momento. Elio Bartoletti della Uil Flp e Gianna Paola Nucci dell'Ugl hanno provato a incontrare Fico su «Case di Cura, Laboratori di analisi e Ambulatori di prestazioni specialistiche della provincia di Cosenza che non hanno ancora ricevuto alcuna spettanza inerente i ricoveri e altre prestazioni relative all'anno 2019, con 5mila famiglie in ambito di sanità privata che annaspano in attesa di ricevere i loro sacrosanti emolumenti».
Lo stato comatoso della Sanità calabrese, rischiarato in sede di Tavolo “Adduce” è illustrato dai ritardi accumulati, nel corso dei mesi, dall'Asp cosentina. Ritardi che sono diventati critici "negli ultimi cento giorni, tra il mancato espletamento dei concorsi più volte annunciati e mai definiti, le delibere d'impegno di spesa mai adottate".
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