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Anche a Cosenza scoppia la rabbia degli autisti del 118 ignorati dalle Asp

Nel tessuto occupazionale agonizzante che risucchia le ultime risorse della sanità calabrese, s'intreccia la trama del destino degli autisti del “118”, considerati idonei ed inseriti nella graduatoria, in attesa di una chiamata che, probabilmente, non arriverà mai.

Il loro mal-di-vivere affiora chiaramente dalla nota sottoscritta dal portavoce, Francesco Spadafora. Un documento col quale i senza lavoro denunciano il disinteresse delle Asp calabresi che continuano «a non vedere di buon occhio, a ignorare e a rifiutare questa graduatoria, forse, perché non abbiamo amicizie». «Eppure, l'Asp di Vibo solo dopo un ricorso perso davanti al Tar ha deciso di attingere dall'elenco. A Reggio, dopo aver inviato a 9 ricorrenti in graduatoria i telegrammi della disponibilità a prendere servizio, l'Asp ha fatto retromarcia precisando che quella dei telegrammi sarebbe stata una iniziativa della direzione generale e non dell'ufficio personale».

In alto mare anche la situazione a Cosenza, dove «la carenza appurata sul territorio è di circa 27 unità e l'Asp ha proposto la copertura di 8 posti. Una scelta onerosa per l'azienda che dovrebbe coprire con i privati gli altri posti mancanti a circa 600 euro al giorno». Infine, «a Crotone è stata decretata l'apertura di una nuova postazione del 118 ad Isola Capo Rizzuto, circa due anni fa, ma ancora ad oggi non c'è nessuna certezza; mentre a Catanzaro non va meglio e vige la regola del silenzio, nonostante una carenza sul territorio di circa dieci unità».

Leggi la versione integrale dell’articolo su Gazzetta del Sud – edizione Cosenza in edicola oggi.

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