Un pizzino chiuso in una cassaforte proverebbe che alcuni (insospettabili) colletti bianchi proteggerebbero una rete di usurai. Ci sarebbe questo, secondo i magistrati della Procura di Castrovillari, diretti dal capo dei pubblici ministeri Eugenio Facciolla, dietro la sospensione dalle mansioni di Antonio Pace, castrovillarese cinquantatreenne, dipendente della stessa Procura. Ieri il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari, Gianna Martino, ha imposto uno stop di otto mesi al presunto “infedele” che sarebbe stato beccato dagli inquirenti a rivelare atti attinenti ad un procedimento penale normalmente coperto dal segreto istruttorio. L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Cosenza.