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Appalti a Cosenza, Oliverio e quell'incarico da 18mila euro al mese a Incarnato

Luigi Incarnato

Ciò che sconvolge, e in parte pure scandalizza, in questa strana storia di giochi politici e congiure per far cadere la prima amministrazione Occhiuto sono i soldi. Fanno un certo effetto, infatti, quei diciottomila euro al mese percepiti, come compenso per il suo ruolo di commissario liquidatore della Sorical, da Luigi Incarnato.

Una cifra davanti alla quale bisognerebbe far la riverenza e che, si presume, sia andata a integrare quella già percepita da consigliere regionale con delega ai lavori pubblici. Incarnato è entrato negli uffici della Sorical poco tempo dopo il default della prima giunta Occhiuto, quella che era contraria allo sfondamento del viale per realizzare la metrotramvia.

L'incarico affidato da Mario Oliverio, il governatore Mario Oliverio, a Luigi Incarnato sarà figlio d'un caso ma - a giudicare dalle carte dell'inchiesta condotta dalla procura di Catanzaro - potrebbe essere dettato, anche, dalla necessità d'una riconoscenza per aver contribuito - questa è l'ipotesi formulata nell'indagine denominata “Passepartout” - a mandare a casa, attraverso la pressione su un gruppo di consiglieri comunali, il sindaco ostile al progetto coltivato dalla coppia Nicola Adamo-Mario Oliverio.

Doveva tornarsene a casa quel primo cittadino che non voleva sacrificare lo stradone col grande parco urbano ai binari e a quel trenino che sarebbe dovuto andar su e giù tra il capoluogo bruzio e l'Unical e in un secondo tempo - secondo il sogno di Nicola Adamo - avrebbe dovuto, pure, circumnavigare tutto il capoluogo. Un sogno che s'infrangeva sui «no» di Occhiuto.

«E' in atto uno sciacallaggio politico e mediatico verso la mia persona sulla vicenda dell’inchiesta della Procura di Catanzaro. Non solo mi si attribuiscono influenze politiche con ex consiglieri comunali che hanno una loro autonomia ben nota sia negli ambienti politici cosentini che calabresi, fatto, che è derubricato nelle accuse e che chiarirò con i magistrati, ma addirittura viene falsato il dato del mio compenso che è notoriamente pubblico». Lo scrive, in un comunicato Luigi Incarnato, commissario della Sorical, la società che gestisce le risorse idriche della Calabria, indagato con altre 19 persone nell’ambito di una inchiesta della procura di Catanzaro sulla gestione di alcuni appalti. L’inchiesto coinvolge, tra gli altri, il presidente della Regione, Mario Oliverio, il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, l’ex consigliere regionale Nicola Adamo.

L'articolo completo nell'edizione odierna di Cosenza della Gazzetta del Sud.

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